Bologna, 26 luglio 2023 – Mancano ancora i dati definitivi della sperimentazione in atto, da parte di Tper, per testare i suoi bus nella nuova città ai 30 all’ora. Numeri che saranno probabilmente al centro della prossima riunione a settembre sulla svolta del Comune, mentre per quanto riguarda il summit di ieri sulla ‘Città 30’ – presenti i sindacati con le categorie e i confederali, oltre ai tecnici di Tper davanti agli assessori Orioli e Bugani – le parti, appunto, dopo aver registrato il passaggio interlocutorio, si sono aggiornate all’autunno.
La connessione sentimentale tra i bus e la Bologna a 30 all’ora è tutta da verificare, e mentre alcuni mezzi di Tper girano vuoti, guidati da personale esperto, per testare l’efficacia dei nuovi tempi di percorrenza (sono test che si fanno a orari determinati, in successione e non in contemporanea), i sindacati reiterano le loro richieste a Palazzo d’Accursio.
"E’ stata una chiacchierata interlocutoria – spiega Max Colonna, segretario regionale di Uil Trasporti –. I bus di Tper stanno girando vuoti per misurare i tempi di percorrenza futuri, ma mancano ancora dei dati definitivi per analizzare la situazione. Di fatto questa ‘Città 30’ partirà a pieno regime da gennaio, quello che abbiamo chiesto è che durante la sperimentazione da settembre fino a fine anno i cittadini e gli addetti ai lavori non vengano lasciati soli, e che ci siano una cartellonistica e una comunicazione puntuali prima di arrivare ai dati definitivi. Ricordiamolo, si girerà per alcuni mesi ancora senza un’ordinanza che regoli la città a 30 all’ora. Sulle richieste di deroga avanzate dai tassisti? Siamo disponibili su tutte le misure che possano aiutare. Bisogna verificare bene, non mi risulta che il Codice della strada renda possibili due velocità all’interno della stessa carreggiata, per esempio".
Anche Filt-Cgil chiede uno scatto al Comune. "Con il Comune ci aggiorneremo a settembre, intanto resta sul piatto il tema delle preferenziali – spiega il segretario bolognese Andrea Matteuzzi –. Per noi il chilometraggio delle preferenziali va aumentato, il Comune intanto ha chiesto al ministero se sarà possibile rimanere sui 50 all’ora lungo le corsie dedicate, vedremo cosa accadrà. Quando ci rivedremo ci saranno anche i dati di Tper, ci aspettiamo che al più presto, sulla Città 30, venga messo nero su bianco un protocollo dettagliato".
Pone ancora altri temi Fit-Cisl, con il suo segretario generale dell’Emilia-Romagna, Aldo Cosenza. "Ci è stato detto che in autunno si implementerà la nuova cartellonistica, mentre siamo in attesa sulla sperimentazione. La domanda è: chi pagherà il nuovo chilometraggio dei bus – insiste Cosenza –? Abbiamo due procedure aperte, una sulla carenza del personale e l’altra sull’accorpamento della gara della sosta con quella del trasporto pubblico. Vogliamo risposte".
Per Fit-Cisl è centrale il tema del personale e delle buste paghe. "Si sono licenziati altri due ragazzi da Tper, non ci sono autisti. Che si fa? E’ un dramma, non c’è ricambio e gli stipendi non sono adeguati – aggiunge Cosenza –, quello della carenza del personale è un problema che metterà in ginocchio il trasporto pubblico. Ecco perché siamo da sempre favorevoli alla fusione tra le aziende, bisogna superare questo ‘nanismo’ aziendale, con un’azienda unica del Tpl si potrà anche applicare il contratto di settore, molto più remunerativo rispetto alla retribuzione attuale. Se vuoi incentivare le persone a utilizzare mezzi alternativi all’automobile – conclude –, bisogna migliorare la qualità del servizio".