ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Città 30, il telelaser non perdona. Il primo multato: "Andavo ai 39..."

Solo sette contravvenzioni per il superamento dei nuovi limiti. E cinque automobilisti pizzicati oltre i 50

Città 30, il telelaser non perdona. Il primo multato: "Andavo ai 39..."

Il D-day della Città 30 si percepisce già di prima mattina. Miracolo: il traffico c’è, ma è meno rumoroso. Per il resto, si procede con lentezza, seguendo il motto di Confucio (che il sindaco Matteo Lepore posta sui social): "Non importa quanto vai piano, l’importante è che non ti fermi". L’approccio filosofico, però, quando si parla di multe – da ieri al via – non contagia proprio tutti. E a parte qualche pedone che si dice favorevole, non manca qualche ’vaffa’ verso il sindaco, qualche battuta verso i vigili armati di telelaser in sei vie della città ("finirà che andremo tutti a piedi") e verso l’amministrazione ("è tutta una presa in giro, non vi voterò più"). Per il resto, c’è chi chiede informazioni, chi sgasa dopo l’auto della polizia locale, chi protesta suonando il clacson.

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Il bilancio della giornata, comunque, riferisce Palazzo d’Accursio, è di sette sanzioni per superamento del limite dei 30 (solo uno di questi circolava sotto i 40 km/h) e cinque per superamento del limite dei 50.

In totale i veicoli fermati e controllati sono stati 87 e quelli sanzionati 42 per violazione varie: sanzionata anche una decina di ciclisti per attraversamento col rosso o per circolazione sotto i portici. A far discutere, comunque, è la prima contravvenzione. In via Azzurra, dove il ’Carlino’ era presente per il test di prima mattina, dalle 9 alle 10 fila tutto liscio, con la maggior parte degli automobilisti che, di fronte all’infovelox, il pannello che avverte della velocità un’ottantina di metri prima del vigile armato di ’pistola’ telelaser, procede a una velocità sui 15-20 chilometri orari. Alle 10, però, il telelaser pizzica il primo automobilista oltre i limiti e scatta la multa.

Sergio Baldazzi, orefice, titolare della gioielleria ’Sergio’ di via Mazzini, racconta la sua disavventura: "Facevo i 39... Considerando i 5 chilometri di tolleranza, ho superato il limite di soli 4 chilometri. Che cosa penso della Città 30? Meglio non farmi parlare. E dire che ero informato. Ho anche visto il pannello con la velocità (l’infovelox, ndr), pensavo di aver superato il blocco... e invece il telelaser era pochi metri dopo: è così che si incassa, giocando sporco".

L’ispettore Leonardo Pizzardi, in verità, poco prima, aveva elogiato gli infovelox: "Sono un aiuto per i cittadini per rispettare i limiti". Baldazzi, invece, insiste: "Vi rendete conto che è difficilissimo andare ai 30? Bisogna guardare in continuazione il contachilometri, ma così facendo si perde di vista la strada". La sanzione intera viene consegnata in tempo reale: è di 42 euro, ma pagandola entro 5 giorni scende a 29,40 senza decurtazione di punti. Baldazzi conferma che la pagherà subito, senza contestarla. E prima di ripartire con il suo mini suv, scherza: "Mi daranno il Tapiro di Striscia la Notizia. Chi mai è stato multato a 39 chilometri orari?".

Dalle 10 alle 11 passa un’altra ora di calma piatta in via Azzurra, strada – ricordiamolo – dove morì l’81enne Luisa Giovannini, falciata dalla folle corsa di un’auto, e dove venne investita una bimba di dieci in bicicletta, sopravvissuta, ma arrivò in ospedale in condizioni gravissime.

La seconda contravvenzione arriva alle 11: il telelaser non perdona i 44 chilometri orari e fiocca un altro verbale. L’automobilista – a bordo di un suv Porsche – non si scompone: "Vengo da Rimini, sapevo della Città 30 ma non che da oggi iniziassero le multe. È andata così, dovremo abituarci". Anche per lui multa di 29,40 se pagata entro 5 giorni. Pochi verbali anche nelle altre ’zone’ calde della città dove le sei pattuglie hanno messo in azione i telelaser: via Battindarno, via Masi, viale Felsina, oltre a via di Corticella e via Torino (strade a 50 k/h). In tanti chiedono informazioni: "Qui si va a 30?". Nel dubbio, quasi tutti, procedono con lentezza. Ma domani è un altro giorno.