Bologna 13 febbraio 2024 – E’ una bocciatura netta, che raggiunge l’80% (5.596 ‘no’), quella che i lettori del Resto del Carlino hanno regalato alla Città 30. Sono i risultati, definitivi, del sondaggio online lanciato dal nostro giornale il 16 gennaio, giorno fatidico del via ai controlli e alle multe (poche, una trentina in un mese). Solo il 20% (1.420 voti favorevoli) ha detto ‘sì’ alla svolta voluta dal sindaco Matteo Lepore.
Delle persone che hanno partecipato all’indagine, il 64% (4.520) è di sesso maschile, mentre il 32% (2.223) ha dichiarato di essere donna. Il 3% ha preferito non rispondere, mentre l’1% si è dichiarato non binario. Quanto all’età, un totale che arriva al 56% è over 55. Il 28% di questi ha dichiarato di avere tra i 55 e i 64 anni (1.997 voti), mentre l’identico e restante 28% (1.995 voti) ha dichiarato di avere più di 65 anni. Il 22% si è collocato nella fascia tra i 45 e 55 anni, mentre decisamente più bassa è la fascia più giovane, soltanto il 6% (448 voti) ha dichiarato di avere tra i 25 e i 34 anni. Considerando la totalità delle 7.016 risposte pervenute al sondaggio, in 31 hanno espresso il suggerimento secco ‘cambiare sindaco’. Ben più articolati sono stati i consigli espressi da quasi tutto il resto dei partecipanti all’indagine.
"E solo una questione ideologica, non c’entra nulla con la sicurezza, non è possibile che uno per andare a lavorare si deve alzare un’ora e mezza prima", scrive una lettrice il 3 febbraio. Sempre lo stesso giorno, un altro lettore (uomo, over 65) ha articolato così: "Il limite dei 50 orari è sufficiente nella maggior parte delle strade, chi causa incidenti non rispetta neanche questo e va più veloce. Solo in alcune strade strette o in prossimità di scuole o comunque con situazioni particolari è giustificato un limite inferiore".
Non manca il fronte dei favorevoli, seppur in questo caso minoritario. "Mi aspetto che sará realizzato il progetto complessivo di ‘Bologna città 30’ – argomenta una lettrice over 65 –. Vorrei una città alberata, ricca di parchi sicuri, in tanti angoli dei quartieri, soprattutto nelle periferie. Meno inquinamento più passeggiate piacevoli". Qualcuno sposta il focus su altri problemi che affliggono la mobilità cittadina, come un lettore ha fatto il 17 gennaio, all’alba dei controlli. "Se si vuole realmente pensare alla sicurezza, si devono sistemare le strade che versano in una condizione pietosa, piene di buche e danneggiate ormai ovunque. Pericolose per chi va in bici o in moto".
Alcuni ‘sì’ sono arrivati da votanti più giovani, è il caso di una lettrice di 35 anni. "Troppi incidenti, morti e feriti, da qualche parte si doveva pur partire. Ci sarà modo e tempo di rimodulare questa soluzione, ma un punto di svolta era necessario per la città se si vuole scuotere una mobilità ferma agli anni 80". Infine un parere ineluttabile. "Ci sono più importanti da fare". Sul fronte dell’interlocuzione tra ministero dei Trasporti e Palazzo d’Accursio, nessuna novità. Si attende la fissazione di un summit dell’Anci, a oggi ancora senza una data.