Città 30, il Comune tira dritto. Ventimila risposte al questionario. Lepore: "Bologna vuole cambiare"

Presentati i risultati dell’indagine della Fondazione Innovazione Urbana: 8 cittadini su 10 ‘favorevoli’. Ma ci sono anche i timori, come le multe. Nuovi velox, ne arrivano cinque entro la metà del 2024.

Città 30, il Comune tira dritto. Ventimila risposte al questionario. Lepore: "Bologna vuole cambiare"

Città 30, il Comune tira dritto. Ventimila risposte al questionario. Lepore: "Bologna vuole cambiare"

I cittadini che vivono Bologna sono favorevoli alla ‘Città 30’? Fondamentalmente sì, anche perché "se tra i 20mila che hanno risposto al nostro questionario ci sono favorevoli e contrari, diciamo che otto su dieci sono disponibili a cambiare il proprio stile di vita e adattare il proprio modo di guidare". Matteo Lepore ha "fiducia nei bolognesi. E’ uno dei motivi per i quali mi sono candidato a sindaco", ha detto scherzando con i giornalisti. Lo ha reso felice, il questionario sulla Città 30 ripercorso ieri a Palazzo d’Accusio con tanto di risultati: parliamo di 20mila risposte e un atteggiamento positivo che filtra nei confronti della svolta delle svolte, quella rivoluzione "che ha creato un dibattito enorme in città, quindi l’obiettivo l’abbiamo centrato".

"Di sicuro la maggior parte delle persone sono disponibili a cambiare le loro abitudini – ha continuato il sindaco, con lui c’erano Valentina Orioli (assessora Mobilità), Erika Capasso (presidente Fondazione Innovazione Urbana), Giovanni Ginocchini (direttore Fiu) –. C’è molta curiosità su questa misura anche da parte dei critici, che comunque da gennaio vedranno le ordinanze e l’organizzazione della città mutare. Se durante l’anno vedremo delle criticità, cambieremo". I cittadini hanno risposto a 30 domande, non è certo un campione rappresentativo, ma il sindaco ha sottolineato come si tratti del miglior risultato finora conosciuto a una consultazione pubblica sulla ‘Città 30’. Tra gli obiettivi per i quali il piano è ritenuto più utile, al primo posto c’è ridurre incidenti, morti e feriti, poi restituire autonomia a bambini, anziani e disabili e rendere lo spazio urbano più vivibile. I fattori per i quali il piano suscita perplessità sono invece l’inefficacia a causa del mancato rispetto del nuovo limite di velocità, il fatto che porti ad un maggior numero di multe e che allunghi i tempi di spostamento. Per il 51% delle persone è importante poi disporre di infrastrutture adeguate alternative al mezzo privato a motore per apprezzare il piano. Per il 20% degli intervistati l’intervento più necessario per migliorare la sicurezza è modificare l’assetto delle strade con dossi, rialzi e rallentatori.

Otto su 10 sono infine pronti a cambiare, come detto, le loro abitudini. Le strade dove ci sarebbe più bisogno di interventi sono in tutto 17, sul podio via Saragozza, via Massarenti e via Murri. E i nuovi velox? "E’ in corso la gara per la fornitura degli apparecchi, li installeremo entro il primo semestre del 2024", ha detto Lepore.

Paolo Rosato