PAOLO ROSATO
Cronaca

Città 30, Bologna si rifà il look. In arrivo ciclabili e aree verdi

In sei mesi lavori in viale Oriani e via Toscana. Assist di Prodi: "Un progetto di buon senso"

Città 30, Bologna si rifà il look. In arrivo ciclabili e aree verdi

Città 30, Bologna si rifà il look. In arrivo ciclabili e aree verdi

Prende finalmente corpo la spinta – non soltanto, ma eminentemente politica – del Comune sulla Città 30: dalla prossima settimana i primi cantieri strutturali partiranno in via Toscana, mentre dai primi di novembre toccherà a viale Oriani. L’obiettivo di Palazzo d’Accursio, chiarissimo, è quello di trasformare lo spazio pubblico per dare un suggerimento a tutti gli utenti della strada: andare piano fa bene alla mente, al corpo e alla sicurezza stradale. Tempi di realizzazione di almeno sei mesi, spezzati in varie fasi che dovrebbero arrivare fino all’estate. In via Toscana a causa delle interferenze con la filoviarizzazione si interverrà prima su un lato e poi sull’altro, "ma l’intervento più delicato sarà su viale Oriani", hanno spiegato i tecnici.

CHE COSA CAMBIA

Viale Oriani verrà trasformato. A fine intervento ci sarà un aumento di 2.200 metri quadrati di aree di marciapiedi e pedonali e di mille metri quadrati di aree verdi. Oltre a 40 nuovi posti bici. Con il limite dei 30 all’ora il viale diventa a priorità ciclabile, con dispositivi di rallentamento. Si allargano i marciapiedi e verrà realizzato un attraversamento pedonale rialzato all’incrocio con via Murri, una porta di ingresso ai 30 all’ora. In più ci sarà l’inserimento di rallentatori ogni 75 metri. Spunterà invece una nuova piazza pedonale in corrispondenza dell’interruzione veicolare tra via Della Lana e via Mezzofanti, dove già sono presenti due dehors: nel progetto anche un aumento delle aree a verde. Nuove corsie ciclabili previste anche su via Alberti (direzione centro) e su via piazza Trento e Trieste, dove verranno allargati i marciapiedi. Su via Toscana, invece, numerosi gli interventi da via Parisio a via del Dazio, con nuova ciclabile in direzione Pianoro ("in rosso, quella di via Saragozza si rovinò a causa di una partita di vernice danneggiata"). Verranno messi in sicurezza gli incroci e i marciapiedi, mentre verrà eliminata una delle due corsie di marcia verso la periferia, "mantenendo il doppio affiancamento ai semafori quando necessario".

I PARCHEGGI

Le controindicazioni sono, in ogni caso, lì ad aspettare la svolta al varco, ma il Comune ha assicurato: andremo per gradi. Per esempio, quanti parcheggi si perderanno allargando i marciapiedi e aumentando le ciclabili? Il saldo fornito dal Comune sarebbe ragionevole: – 16 stalli da via Murri a via Mazzini, "mentre ne salteranno solo 5 su via Toscana. Tutti questi stalli li compenseremo – ha spiegato l’assessora Valentina Orioli –, su tutta l’area stiamo ragionando sul rafforzamento della sosta perché c’è il Policlinico".

GLI OBIETTIVI

Il pacchetto si realizzerà grazie al finanziamento Bike to Work 2021 da 1,7 milioni di euro. Per Orioli, "tracciare un bilancio sui comportamenti dei cittadini è prematuro, ma sicuramente sulla Città 30 c’è molto dibattito". Lo dimostrano le "oltre 12mila risposte al questionario che abbiamo diffuso. I cittadini stanno iniziando a comprendere che la nostra finalità principale è la sicurezza di tutti gli utenti della strada, a partire dai più deboli. Quella di maggiore sicurezza è una domanda che ci arriva dagli stessi cittadini".

PRODI

La benedizione alla Città 30 è arrivata anche da Romano Prodi, intervistato da ‘Quindici’ della Scuola di Giornalismo di Bologna. "Il progetto mi sembra di buon senso nel contesto del centro storico, dove l’affollamento di pedoni, ciclisti e auto è più alto – ha detto il professore –. Però vanno selezionati i tratti di strada, soprattutto quelli fuori dalle mura, con il buon senso. Ho sempre amato andare in bici e posso dire che la convivenza tra ciclabili e carreggiate per veicoli rendono insicuro il percorso per chi pedala. Se le ciclabili sono a fianco dei parcheggi c’è sempre il rischio di prendersi una sportellata".