Le multe per la Città 30 slitteranno di qualche settimana: questo aveva annunciato il sindaco Matteo Lepore ed è stato di parola. Infatto dal 16 gennaio partirano i controlli della polizia locale e le eventuali multe per il mancato rispetto dei nuovi limiti di velocità, 30 chilometri orari in diverse strade cittadine. "Come già annunciato – spiega il Comune – non ci saranno autovelox fissi sulle strade ai 30 ma solo su quelle a 50 ".
Prosegue intanto la campagna di comunicazione sulla ‘Città 30’ e il 27 dicembre comincia il montaggio dei primi stendardi, sui 50 previsti in totale, che segnano le principali ‘porte d’ingressò all’imbocco di tutte le più importanti strade che diventano a 30 chilometri orari, sia uscendo dai viali in direzione periferia, sia nei quartieri andando in direzione centro.
Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale della sicurezza stradale, da tempo chiedeva un rinvio delle multe: "Non abbiamo voluto definire le tempistiche. Ci troviamo di fronte a una città costellata di cantieri stradali, uniti a quello della Garisenda, che stanno dando risultati preoccupanti per la circolazione, dagli autobus ai mezzi privati. Il trasporto pubblico vede a volte soppresse alcune corse, altre invece sono in ritardo: per i bus non è stata concessa nessuna deroga – sottolinea –. Non sembra vedersi la fine dei lavori logistici e stradali, sarebbe stato da valutare l’andamento dello scenario totale. La nostra città è imparagonabile a Madrid o a Parigi: rimane medievale nonostante sia metropolitana".
Secondo Sorbi ci sono diverse cose che non vanno nel modello proposto: "Nessuno nega che la velocità sia un’arma, ma la distrazione è altrettanto letale. Poi, ad oggi la Città Metropolitana conta 60 decessi, dieci in più rispetto all’anno scorso. E 14 soltanto sono a Bologna. Mancano illuminazione e posti di blocco della polizia locale – ribadisce come ha già fatto altre volte –. L’assenza dei vigili trascina i conducenti in una condotta libera e sregolata, anche a livello di velocità, frutto anche di una mancata educazione culturale. Su questo bisogna intervenire. La prevenzione vera si fa con i vigili sulla strada".
Sorbi sottolinea poi che avevano effettuato una serie di analisi sulle conseguenze della Città 30 e che erano state presentate: "Abbiamo proposto l’ennesima riflessione, mostrando le evidenze di un monitoraggio che abbiamo effettuato due mesi fa. Ci sono 126 mila veicoli che vanno da Euro 0 a Euro 4 e 111 mila persone che hanno la patente dai 75 anni in su. Il costante controllo della velocità 30, in assenza del cruise control, causa un continuo spostamento degli occhi dal cruscotto alla strada, anche perché non si tratta di un limite semplice. Questo provoca l’effettiva insicurezza stradale: il guidatore, in questo modo, è sottoposto a nuova, continua, distrazione".
Mariateresa Mastromarino