Circolo Pd imbrattato. E minacce a Lepore

Solidarietà bipartisan per il primo cittadino: "È un gesto inaccettabile"

Il circolo Pd ‘Due Agosto’ di via Casarini, è stato imbrattato nella notte con minacce di morte al sindaco Matteo Lepore. Solidarietà al primo cittadino e condanna del gesto sono arrivate dalla sinistra bolognese e dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein: "Sono vicina al sindaco – ha detto –, al segretario del circolo ‘Due Agosto 1980’ Vincenzo Cocco e a tutta la comunità del Pd di Bologna per le ignobili minacce comparse oggi. Nessuna mano anonima riuscirà a fermare l’impegno e la passione che quotidianamente animano la comunità democratica. Vi siamo vicini e continueremo a supportare il vostro lavoro".

Le fa eco, la segretaria dem di Bologna, Federica Mazzoni: "Al segretario Vincenzo Cocco, e a tutti i compagni e le compagne lì iscritte tutta la vicinanza e il più grande sostegno nel denunciare. Questi atti vandalici, gli attacchi violenti e di minaccia al sindaco Lepore sono gravi e intollerabili. Tutto il Pd Democratico di Bologna gli è vicino e sostiene la sua azione, in particolare in questo momento di emergenza per l’alluvione". Le minacce a Lepore arrivano dopo molte giornate di tensione in città e di accese polemiche seguite all’alluvione di sabato 19 ottobre. Polemiche che alcuni esponenti del Pd vedono come causa scatenante dell’episodio. "Quelle scritte sono indice e figlie di un clima che ha visto in questi giorni attacchi scomposti, minacce, calunnie e bugie nei confronti di Lepore", ha detto il segretario Pd dell’Emilia-Romagna, Luigi Tosiani. "Il Pd non si farà intimidire da quattro avvoltoi", ha scritto l’ex sindaco Virginio Merola. D’accordo il deputato Andrea De Maria: "Massima solidarietà al sindaco. So che non si farà intimidire e proseguirà il suo impegno generoso e competente per Bologna". Solidarietà anche dal centrodestra, a partire dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia: "In una società civile anche nell’ambito di un duro scontro politico, minacce e violenza non sono mai accettabili". Solidarietà anche dalla Lega bolognese: "Chi usa la violenza si pone al di fuori nelle regole della convivenza civile. Fenomeni come questi vanno sempre condannati". Sempre dalla Lega si aggiunge una dichiarazione del consigliere comunale Giulio Venturi: "La politica è un servizio alla comunità, indipendentemente dalle scelte elettorali e non posso condividere un comportamento basato sull’insulto e la mancanza di rispetto". "Mi auguro che le forze dell’ordine possano al più presto fare luce sulla vicenda", conclude Samuela Quercioli (Bologna ci piace).