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Circolo della Caccia. Il Natale e i 136 anni, doppia festa nel nome della bolognesità

Il presidente Roberto Iseppi: "Sono stati 12 mesi ricchi di avvenimenti". Alla serata presenti imprenditori, autorità civili, militari e politiche

Circolo della Caccia. Il Natale e i 136 anni, doppia festa nel nome della bolognesità

Il pubblico mentre assiste allo spettacolo

Bologna, 15 dicembre 2024 – Una festa per il Natale e una festa per i 136 anni: venerdì sera le stanze del Circolo della Caccia a Palazzo Spada si sono illuminate per celebrare una doppia ricorrenza e per chiudere quello che il presidente Roberto Iseppi definisce "un anno ricchissimo di eventi".

Una serata speciale anche per Iseppi stesso. "Abbiamo festeggiato non solo il ‘compleanno’ del Circolo, ma anche il termine del mio terzo mandato – specifica – che porta a dodici gli anni che ho trascorso alla guida del Circolo medesimo". Un impegno, lo definisce il presidente, "molto importante e molto gratificante" e che non si fermerà con il termine del 2024.

"Recentemente – spiega Iseppi – abbiamo tenuto un’assemblea in cui abbiamo determinato la possibilità di estensione di un biennio del mandato, con un duplice obiettivo: dare continuità a ciò che è stato fatto fin qui e preparare la scelta del nuovo presidente".

Il Natale e i 136 anni, doppia festa nel nome della bolognesità. Il presidente Roberto Iseppi: "Sono stati 12 mesi ricchi di avvenimenti". Alla serata presenti imprenditori, autorità civili, militari e politiche (Fotoservizio di Schicchi)

Il bilancio di questi dodici anni è, per Iseppi, più che soddisfacente: "Abbiamo raggiunto un’armonia e un equilibrio interni che vorrei preservare fino alla fine del mio mandato. Per questo, dopo aver ospitato quest’anno tante personalità di rilievo, anche nel 2025 proseguiremo su questa linea, cercando di dare ancora maggiore vitalità al Circolo e, ovviamente, di aumentare il numero dei soci (attualmente circa 350, ndr)".

La serata degli Auguri di Natale, caratterizzata da una illuminazione speciale delle sale e da ricchi addobbi natalizi fin dallo scalone di ingresso, è stata allietata dallo spettacolo del maestro Fio Zanotti (con i pezzi cantati da Lorenzo Campani) e di Giorgio Comaschi, "amici – dice Iseppi – che hanno dato tanto alla città e che ci hanno aiutato a dare risalto anche l’altra sera a una caratteristica che riteniamo fondamentale: la bolognesità".

a. z.