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Cineteca: "A oggi il drive-in resta la soluzione più sicura Il Festival? Sarà in streaming"

"Il festival Il Cinema Ritrovato lo vogliamo fare, lo prepariamo dall’estate scorsa. Siamo pronti a presentare il programma, il problema è che siamo in attesa di capire cosa si potrà fare. Cercheremo di mantenere l’aspetto scientifico e internazionale del festival, che sarà in streaming”. Lo ha ribadito ieri in commissione cultura del Comune promossa da Federica Mazzoni, Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca. Altro mistero riguarda Sotto le stelle del cinema in piazza Maggiore: Farinelli ha ribadito che si deve fare a tutti i costi e al momento quella del drive-in è "l’ipotesi più sicura". "Lavoriamo su questa ipotesi, su quella che possano riaprire le arene e su un’idea di cinema diffuso nei quartieri". L’idea del drive-in (per gli spazi si parla del Parco Nord o di Dumbo) circola da qualche settimana, anche se non sono mancati i malumori. "Non ho la patente per scelta, non sono io il sostenitore del drive-in, ma esistono circostanze eccezionali per salvare qualcosa", ha replicato Farinelli di fronte ai dubbi ecologisti espressi da Dora Palumbo (Gruppo Misto) e dal dem Piergiorgio Licciardello. "Stiamo lavorando su questa ipotesi – ha ribadito Farinelli non senza un pizzico di ironia –, poi speriamo che la scienza trovi modo per sconfiggere il virus così ci troviamo in piazza Maggiore. Speriamo che le arene possano riaprire e faremo di tutto per mantenere in vita questa esperienza gloriosissima, ma dobbiamo tenere in vita un sistema per far lavorare le persone. Se sarà l’unico modo per godere assieme della magia dello spettacolo cinematografico, faremo anche il drive-in cercando di mantenere tutto quello in cui crediamo".

Crisi profonda che tocca anche il sistema teatrale. Emilia-Romagna Fondazione Teatro (Ert) inizia a fare i conti dei danni economici. Per il direttore artistico Claudio Longhi, anche se è difficile frae conti precisi, si parla a oggi di un milione di euro di perdita a livello regionale. "Dal 24 febbraio la chiusura delle sale ha portato a 500mila euro di mancati incassi, che si sommano ai 365mila di mancati ricavi dalle tournée". A Bologna (Arena del Sole e teatro delle Moline) le perdite superano i 150mila euro.