BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Cinema Fulgor, la sala tornerà a splendere

Il ’cinematografo’ di via Montegrappa riapre a giugno 2025: sarà la quinta sala PopUp di Andrea Romeo. Lavori per 2 milioni di euro

Cinema Fulgor, la sala tornerà a splendere

Cinema Fulgor, la sala tornerà a splendere

Prossima fermata, Cinema Fulgor. In quella Bologna che sta diventando la città dei cinematografi salvati dall’oblio e dal rischio chiusura – Modernissimo e Fossolo i recenti debutti – c’è finalmente una data anche per il cinema di via Montegrappa che diventerà il quinto schermo del circuito PopUp gestito da Andrea Romeo: giugno 2025. Giusto in tempo per dare una ulteriore location al Biografilm e al Cinema Ritrovato, due festival blasonatissimi che già da anni siedono sulle stesse poltrone, tra sale PopUp e sale della Cineteca. Del resto, la comunicazione tra Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione di via Riva Reno e del Cinema Ritrovato, e Romeo, già fondatore del Biografilm e anche general manager della società di distribuzione IWonder, è sempre più intensa e mette sul tavolo delle collaborazioni, tanti progetti futuri. Come quello che avverrà il 12, 13 e 14 gennaio al Modernissimo, in occasione del ’Dupieux Festival’, tre giorni e quattro proiezioni dedicate al regista visionario Quentin Dupieux (già star della French House come Mr Oizo) i cui film in Italia sono distribuiti da IWonder che venerdì 22, in anteprima al Medica 4K e in occasione del Christmas Party, ne presenterà l’ultima fatica ’Yannick-La rivincita dello spettatore’ in lingua originale in collaborazione con Cineteca.

Interessante, nella mappa delle ’resurrezioni’ cinefile, il percorso che si sta poi creando tra le varie sale. Il Fulgor si trova a 130 metri dal Medica e a 260 metri dal Modernissimo, con cui condivide il pedigree Liberty. Nasceva infatti l’11 novembre 1913, in piena Belle Époque, dentro Palazzo Vignoli, opera di Coriolano Monti, quando via Montegrappa si chiamava via Pietrafitta. E veniva aperto, suddiviso in due ordini di posti, platea e galleria, con le pareti decorate con allegorie ’borghesi’ alla maniera di Adolfo De Carolis, da Ermanno Pizzi storico esercente petroniano. Nel 1930, con l’avvento del sonoro, il cinema sarà ristrutturato con l’applicazione di pannelli fono-assorbenti, che copriranno la decorazione Liberty e nel 1997 si avrà un nuovo allestimento, a cura di Leone Pancaldi.

Dieci anni dopo, nel 2007, arriva la chiusura e nel 2019 l’annuncio di Andrea Romeo dell’acquisizione degli spazi di via Montegrappa con PopUp Cinema, per una riapertura del Fulgor nel 2020, che però non avvenne, a causa della pandemia e di complicazioni varie.

Ieri, infine, è stato finalmente presentato il progetto guidato dall’architetto Simone Gheduzzi e seguito da Diverserighestudio e Thema, e mostrato il plastico che racconta il futuro del ’cinematografo’, come ancora recita l’insegna sulla seconda vetrina dello spazio, dopo quella del Fulgor. Un lavoro da 2 milioni di euro, di cui il 60 per cento finanziato dal ministero come contributo per il recupero dei cinema storici. Proporrà due sale, una di 80 posti e una di 40 (dove c’era la galleria) e avrà una vita sociale molto ricca e al di là delle proiezioni, grazie al lounge bar che si apre su Montegrappa e vicolo Ghirlanda. Una sala dall’identità architettonica tra tradizione e contemporaneità, dove si sperimenteranno nuovi format cinematografici (anche grazie a una cabina regia per mandare dirette online) e dove si ritroverà quello spirito del fanciullino cinefilo, visto che tutti i bolognesi di una certa generazione hanno conosciuto il cinema proprio al Fulgor, grazie ai classici Disney. Un peccato perderlo.