Bologna, 20 agosto 2024 – Edificato nel 1937 e appartenente alla famiglia Gambetti dal ’42, il cinema, ormai ex, Excelsior sta affrontando la sua ora più buia. Siamo in via della Grazia, al numero 7/a, nel quartiere Navile dove lo stabile versa in stato di abbandono fin dalla chiusura, causa Covid, nel 2020.
A un primo sguardo, l’Excelsior – che, almeno nell’ultima parte della sua ’carriera’, era stata una sala a luci rosse – è rappresentato solo da un’insegna, un cartello di vendita e una serranda abbassata. Entrando invece, il quadro risulta a ogni passo più complicato.
Resti di cibo, vestiti abbandonati, materassi e rifiuti vari popolano l’ingresso e i bagni. Addentrandosi in quella che una volta era la sala del cinema, troviamo, oltre ai 180 sedili, una bicicletta e dei segni di effrazione, "per non gravare ancora di più sul bilancio del cinema, abbiamo dovuto sbarrare le porte con delle assi di legno, un rimedio decisamente ‘fai da te’", racconta il geometra Andrea Balestri, che segue le pratiche dell’Excelsior. Se poi ci si sposta all’esterno, uno dei lati perimetrali è diventato un passaggio pedonale abusivo, mentre, sul retro, una discarica a cielo aperto vanta un assortimento di materiali da costruzione, non provenienti dal cinema, e sporcizia varia.
"C’è addirittura il serbatoio di una caldaia, non sappiamo come sia finito qui", dice il geometra Balestri. I proprietari, già nel 2021 stavano cercando di vendere; a settembre dello stesso anno un compratore si era fatto avanti, con lo scopo, oltre che di acquisire la proprietà, di cambiare la destinazione d’uso dell’immobile da cinema a complesso residenziale. Cosa che, però, risulta impossibile a causa di un protocollo d’intesa siglato tra Comune e Anec – Associazione nazionale esercenti cinema – che tutela tutte le sale del centro storico e in periferia (vincolo che, peraltro, l’amministrazione confermò subito dopo la chiusura).
Fin dal momento in cui la famiglia Gambetti si è trovata a dover cessare l’attività del cinema, lo stabile risulta in stato di totale abbandono, tutto il lotto è diventato una discarica a cielo aperto e un rifugio per persone senza fissa dimora tanto che Gambetti, sia a ottobre 2022 che a marzo 2023 è stato costretto a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per sanare due casi di occupazione abusiva.
A quattro anni dalla chiusura, dunque, l’appello al Comune viene rinnovato. "Dobbiamo instaurare un dialogo con l’amministrazione pubblica per concretizzare un intervento di riqualificazione realmente ammissibile sia in termini sociali che economici in modo da riqualificare lotto e zona, anche se non sarà possibile riprendere con l’attività cinematografica", dice Giorgio Gambetti, proprietario del cinema Excelsior.
A oggi sono già state disposte le operazioni di sfalcio, smaltimento, pulizia rifiuti e derattizzazione, ai quali seguirà la posa di una recinzione da cantiere in maglia metallica.