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Cineca, dipendenti ai ferri corti: "Poca chiarezza sul futuro"

Cassa integrazione solo per pochi e slittamento del premio di produzione I sindacati: "Solco profondo"

Stato di agitazione per i lavoratori del Cineca: il consorzio interuniversitario per il calcolo automatico dell’Italia nord orientale con sede a Casalecchio. Centro pubblico d’eccellenza per il supercalcolo del quale fanno parte 67 università, nove enti di ricerca, tre policlinici e il ministero dell’Istruzione, dal quale è controllato. Uno dei più potenti centri di calcolo d’Europa e del mondo in prima linea nell’elaborazione dei dati a servizio della ricerca scientifica sul Coronavirus che ha comunque colpito con un calo di fatturato di nove milioni di euro e l’attivazione della cassa integrazione per una cinquantina di dipendenti. "In queste settimane le decisioni aziendali stanno creando un solco profondo con i propri lavoratori", spiegano i rappresentanti sindacali di Fisascat-Cisl. I motivi di disaccordo con la direzione partono dalla "...poca chiarezza sulle prospettive future delle commesse su cui il Consorzio opera, le decisioni organizzative operate, la richiesta di cassa integrazione (Fis) che di fatto è focalizzata su un numero limitatissimo di lavoratori designati senza che ne sia chiaro il motivo della scelta e infine la decisione di far slittare il pagamento del premio di risultato di alcuni mesi. Sono tutti atti unilaterali che aprono una fase conflittuale di cui non si sente il bisogno". Le rappresentanze Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil assieme ai sindacati interni hanno chiesto di conoscere nel dettaglio "i motivi delle scelte operate, le modalità con cui si sono fatte queste scelte e la possibilità di contrattarle", ma il Cineca "ha invece scelto un atteggiamento di chiusura inaccettabile".

Mentre Fisascat-Cisl ricorda che che il Consorzio "opera offrendo servizi alla pubblica amministrazione da cui è creditrice per 100 milioni di euro". Dopo l’avvio dello stato di agitazione e la comunicazione al ministero del Lavoro le parti sono state convocate dal dicastero per il 13 luglio. I problemi post-Covid del Cineca erano state messe in evidenza a giugno quando il sindacato rese noto un buco da nove milioni di euro e cassa integrazione per 50 lavoratori.

Gabriele Mignardi