FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

“Ciclopedonale all’ippodromo, percorso strettissimo e un cordolo laterale pericoloso”

La consigliera Zuntini: “Il cantiere è in corso, ma la soluzione approntata dal Comune appare già inadeguata”

Cantiere all'ippodromo, la consigliere Zuntini: "Realizzato un percorso strettissimo" (foto Schicchi)

Cantiere all'ippodromo, la consigliere Zuntini: "Realizzato un percorso strettissimo" (foto Schicchi)

Bologna, 6 ottobre 2023 - Una pista ciclopedonale larga circa un metro e quaranta per far passare pedoni e biciclette (queste a senso unico) delimitato da un cordolo. Oltretutto con una curva - lungo il percorso - che impedisce la visuale. Tutto questo nonostante lo spazio enorme disponibile. 

E’ quanto sta costruendo, dentro l’ippodromo dal lato di via Arcoveggio, Hippogroup, la società che gestisce l’ippodromo e Hippodome, la maxi sala bingo finita nel mirino a causa della legge regionale contro la ludopatia che ha provocato la chiusura del cancellone (ora riaperto) su via Arcoveggio.

Un passo indietro il 24 febbraio, a sorpresa, l’ippodromo aveva chiuso il cancellone su via Arcoveggio a causa di un verbale per il mancato rispetto dei 500 metri pedonali, previsti appunto dalla legge regionale, tra la sala gioco e due luoghi sensibili come la palestra Alutto e la parrocchia dell’Arcoveggio.

Una chiusura che aveva spostato le auto sul cancellone dell’ippodromo, ma su via Corticella, peraltro utilizzato dai bimbi dell’elementare Acri. Proteste, sit in e ora la soluzione per riaprire, in deroga alla norma e per sei mesi, il cancellone su via Arcoveggio senza prendere multe. Soluzione che implica l’installazione di una sbarra all’ingresso su via Arcoveggio così da permettere il transito delle auto e l’incriminata pista ciclopedonale che partendo, sempre da via Arcoveggio, con un tragitto che, correndo lungo il muro di cinta, permette il passaggio dei pedoni, rispettando la legge regionale.

Peccato le misure della pista ciclopedonale come denunciato dalla consigliera di Fd’I, Manuela Zuntini. Dal canto suo il Comune si limita a un “verificheremo”. “Il cantiere è in corso – avverte Zuntini -, ma la soluzione approntata dal Comune, così da permettere la convivenza tra la sala Bingo e i luoghi sensibili vicino dell’Ippodromo, appare già inadeguata. Malgrado il tanto spazio a disposizione, è stato realizzato un percorso strettissimo e delimitato da un cordolo laterale pericoloso. È impensabile che in quello spazio di nemmeno un metro e mezzo debbano circolare insieme pedoni e biciclette e c’è anche una curva cieca con un rischio altissimo di scontro tra pedoni e ciclisti”.

Inoltre, prosegue la consigliera: “C’è il tema della sicurezza nelle ore serali: essere costretti a percorre diverse centinaia di metri lungo una stretta serpentina rasente ad un muro non è sicuro per nessuno, tanto meno per donne e ragazze. Chiederemo conto all’amministrazione circa la regolarità del progetto e se siano state valutate tutte le possibili criticità legate alla dimensione e al posizionamento del percorso”. Infine, ricorda Zuntini, “per questa soluzione si stanno di fatto spendendo oltre 150mila euro di soldi pubblici (la spesa è in carico a Hippogroup che la detrae dal canone annuale, ndr). Perché sprecare una tale cifra per una soluzione inadeguata e che dovrebbe essere temporanea?”