Bologna, 22 agosto 2024 – Viene investito da un’auto e lasciato a terra agonizzante. Un Ferragosto che poteva finire in tragedia, quello raccontato dal granarolese Lorenzo Tramuto. Padre di famiglia 42enne, Lorenzo è un appassionato di ciclismo e monta in sella alla sua due ruote appena ha qualche ora a disposizione. Ma il 15 agosto questa passione si è trasformata in un incubo quando, poco prima delle 8.30, è stato falciato da un’auto sulla rotonda di via dell’Industria, a Castenaso. Stando a quanto raccontato, la macchina, proveniente sempre da via dell’Industria, lo ha travolto, nonostante Lorenzo fosse già immesso in rotonda dalla Lungosavena da Granarolo, e poi è fuggita.
A raccontare i fatti è Tramuto che, ieri, ha lanciato un appello sui social nella speranza che l’automobilista pirata, alla guida di una vettura nera, si consegni alle forze dell’ordine intervenute e a cui Tramuto ha sporto denuncia contro ignoti.
"Ho temuto per la mia vita e ora posso solo ringraziare di essere in grado di raccontare quanto avvenuto, sicuramente anche grazie al casco che portavo. Poco dopo l’investimento sono stato soccorso e portato d’urgenza al Maggiore, dove mi hanno diagnosticato politraumi e diverse fratture (tra cui naso e gomito) – racconta il 42enne da casa, dove si sta lentamente riprendendo –. Sono un padre di famiglia e chi mi ha investito non ha pensato nemmeno per un secondo alle conseguenze delle sue azioni, lasciandomi moribondo a terra. I carabinieri stanno facendo il possibile per rintracciare l’autore di questo atto di vigliaccheria, e confido che presto verrà identificato. Quando ciò accadrà, le conseguenze legali saranno ancora più gravi per lui. Ho fatto un post su Facebook nella speranza che chi ha commesso questo gesto ignobile si riconosca e si consegni".
Tramuto ha deciso di raccontare la sua vicenda anche per mandare un messaggio: "Quella zona è già stata teatro di troppi incidenti, ed è imperativo che vengano prese misure concrete per garantire la sicurezza di tutti, specialmente dei ciclisti. Siamo in tanti in questi territori a praticare il ciclismo. Come è possibile che non sia ancora stata pensata una ciclabile che possa permettere a chi vive nella Bassa di raggiungere in sicurezza le prime colline bolognesi? È ora che questo venga valutato dai sindaci della zona, a cui ho scritto, per la sicurezza di tutti”. E “in secondo luogo una riflessione va fatta sulle telecamere: importante mezzo per risalire a chi commette reati come questo. Lì ce ne sono poche, come ho appurato in sede di denuncia, e questo mi fa rabbia. Si tratta di una zona estremamente trafficata e non si può pensare non ci siano sistemi di videosorveglianza idonei”.