Caduta rovinosa con gravi lesioni al viso e alle mani per il cinquantenne ciclista che domenica pomeriggio non è riuscito ad evitare una delle tante buche sull’asfalto che costellano la superficie della strada provinciale Valle del Lavino, in territorio di Monte San Pietro. L’uomo, che aveva sfruttato la temperatura mite delle ore centrali della giornata per una escursione sulle prime colline tra Lavino e Samoggia, era di ritorno, diretto a Zola, quando in località Colombara, sul fronte della Datalogic, ha trovato l’ostacolo insidioso e imprevisto di una vasta buca con lesioni che ne hanno provocato la caduta.
"La ruota davanti ci è entrata dentro per poi provocarne lo schianto. Non se lo aspettava e non c’era lo spazio per evitarla, salvo rischiare di essere investito dalle auto che seguivano. Così ha dato una botta tremenda", racconta il consigliere comunale (FdI) di Monte San Pietro, Andrea Torsello, il primo a fermarsi a prestare soccorso al ferito, che non ha perso conoscenza, pur avendo sbattuto col volto sull’asfalto e versato molto sangue. Poco dopo da Zola è arrivato un mezzo del 118 che lo ha curato sul posto e poi trasportato in codice di media gravità al Pronto soccorso del Maggiore. Le sue condizioni non sono state giudicate gravi. "E’ invece grave lo stato nel quale versa questa strada. Percorrerla è ormai una roulette russa: può sempre succedere qualcosa di grave, per i ciclisti e anche per gli automobilisti. Sono quotidiane le segnalazioni di danni ai pneumatici – aggiunge Torsello –. Il 5 settembre abbiamo presentato un’interrogazione sul tema, poi segnalato anche l’assenza di segnalazioni di pericolo adeguate. Il problema è grave e da risolvere quanto prima", ribadisce il consigliere di opposizione interrogando la sindaca Monica Cinti. La quale riconosce la gravità del problema, chiarisce che si tratta di strada di competenza della Città Metropolitana, ma non manca di esprimere il "mio dispiacere per l’incidente occorso al ciclista. Spero che si possa riprendere quanto prima. La proprietà della strada è provinciale, così come la competenza e la manutenzione, e il Comune non può intervenire su un bene altrui. Facciamo però costante attività di monitoraggio e invio di segnalazioni. Le risorse dovrebbero ammontare a 20 milioni di trasferimenti statali all’anno per le strade provinciali, mentre nelle passate annualità sono stati trasferiti appena a quattro milioni. Ed è di 10 giorni fa di un ulteriore taglio statale a Provincie e Città metropolitane".
g. m.