"Ci opporremo alle pale". Nasce comitato ’no eolico’

Residenti e proprietari da Burzanella a Castiglione preoccupati dai progetti "Li abbiamo scoperti per caso: le torri superano i 200 metri di altezza".

"Ci opporremo alle pale". Nasce comitato ’no eolico’

"Ci opporremo alle pale". Nasce comitato ’no eolico’

Le pale superano i 200 metri di altezza, eppure rischiavano di passare inosservate. Il progetto di due parchi eolici ravvicinati sul crinale fra Camugnano e Castiglione è stato intercettato quasi per caso dai residenti della zona, come racconta uno degli attivisti del comitato che si sta costituendo per opporsi all’intervento: "A Burzanella abbiamo una chat locale per il controllo di vicinato e uno degli iscritti ha postato una Valutazione di impatto ambientale trovata casualmente sul sito della Regione relativo a uno dei due progetti, presentato a marzo. Poi guardandoci meglio ne abbiamo trovata una seconda, per il secondo progetto presentato a maggio".

Il passaparola è stato velocissimo e i cittadini che vivono all’ombra del monte Vigese si stanno organizzando per fermare tutto e mettere gli amministratori locali di fronte alle loro responsabilità. Questa sera molti di loro si ritroveranno a Trasserra, dove il sindaco Marco Masinara aveva convocato in tempi non sospetti un’assemblea pubblica per parlare dei progetti del Comune relativi alla frazione. Al primo cittadino i promotori del comitato chiederanno di prendere una posizione chiara. Già una dozzina di anni fa la forte opposizione fece tramontare il progetto di un impianto eolico con 12 pale, una in meno di quelle previste dai due nuovi interventi. "Chi li ha visti – spiegano da Burzanella – parla di un frazionamento e di un copia-incolla del progetto originario. Il vantaggio di averlo diviso in due sta nel fatto che i singoli impianti non superano i 30 megawatt, quindi il procedimento autorizzativo si ferma a livello regionale e non nazionale. Il nostro gruppo sta crescendo e altre persone di Castiglione si stanno unendo a noi perché la cabina principale è prevista nel territorio castiglionese".

A preoccupare residenti e proprietari di terreni e case nella zona è il grande impatto paesaggistico e ambientale, sia per le pale "alte più del doppio della Torre Asinelli", che per la fase di cantiere, "con strade di accesso con raggio di curvatura non inferiore a 45 metri, dove oggi esistono solo strade vicinali". Le torri peraltro sorgerebbero nel bel mezzo della Via della Lana e della Seta, il cammino che è un vero e proprio asset turistico per la vallata. "Uno dei siti individuati è in località Fontanavidola – spiega la guida Vito Paticchia, tracciatore del cammino –, un punto panoramico di straordinaria bellezza, apprezzato e amato da tutti i viandanti ed escursionisti che lo raggiungono. Due piccole srl con ridicolo capitale sociale di 10mila euro mettono a rischio un territorio e un paesaggio appenninico che lentamente ma con convinzione sta puntando sul rispetto dell’ambiente e sul turismo lento".

Enrico Barbetti