REDAZIONE BOLOGNA

Centinaia di amici per Marco. Stracolma la chiesa della Certosa: "Ora troverai la pace cercata"

Lacrime e commozione per l’ultimo saluto al 26enne Panigadi, morto a Cesena in un incidente. Il papà: "Sentirete ancora parlare di mio figlio. Resterà con noi e lo farà diversamente".

Lacrime e commozione per l’ultimo saluto al 26enne Panigadi, morto a Cesena in un incidente. Il papà: "Sentirete ancora parlare di mio figlio. Resterà con noi e lo farà diversamente".

Lacrime e commozione per l’ultimo saluto al 26enne Panigadi, morto a Cesena in un incidente. Il papà: "Sentirete ancora parlare di mio figlio. Resterà con noi e lo farà diversamente".

C’erano centinaia di amici a salutare per l’ultima volta Marco Panigadi e a portare il cordoglio alla sua famiglia. Si sono spostati anche da altre città per il funerale del 26enne morto domenica all’alba in auto a Cesena. Molti di loro sono anche rimasti fuori dalla chiesa della Certosa, stracolma di familiari e conoscenti di Mek, appassionato di sport e amante di lotta greco romana e pugilato. Tutti uniti nell’abbraccio e nel cordoglio alla famiglia del giovane scomparso. Con rispetto, silenzio e lacrime. Prima di un applauso commovente in sua memoria. All’interno della chiesa il parroco ha detto: "Sentiamo il peso di questa mancanza così improvvisa, inaspettata e violenta". Il papà di Marco, Francesco, sui social ha scritto: "Abbraccio tutte le amiche e gli amici che si stringono intorno a me per Marco, passato dall’altra parte dello specchio domenica mattina. Ma non finisce qui. Sentirete ancora parlare di Marco. Perché resterà con noi. Diversamente. Per aiutare, insieme a tanti, i bambini sperduti". Marco, oltre al papà, lascia anche la mamma Ilaria, due fratelli e la fidanzata. Lo zio: "Poteva dare l’impressione di avere un carattere forte, ma dentro è sempre stato un ragazzo molto sensibile e attento a seminare il bene". Centinaia i messaggi anche sui social: "Un abbraccio forte. Marco sarà sempre vicino a voi", "Non ci sono parole", "Spero avrai finalmente la pace tanto ricercata". Anche il Csi di Faenza, con cui collabora il padre di Marco, ha mostrato vicinanza: "Portato via dal fato, un banale colpo di sonno, in auto, contro l’unico palo in aperta campagna". Una tragedia immane che tutti i suoi amici non dimenticheranno mai.

n. m.