GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Centinaia al presidio in stazione. Il fischio dei lavoratori per Attilio: "Basta dire che si tratta di fatalità"

In piazza Medaglie d’oro una folla all’iniziativa indetta da Cgil, Cisl e Uil contro le ’morti bianche’. Presenti anche diverse istituzioni e i sindaci del territorio. "Troppe 1.300 vittime all’anno".

Centinaia al presidio in stazione. Il fischio dei lavoratori per Attilio: "Basta dire che si tratta di fatalità"

In piazza Medaglie d’oro una folla all’iniziativa indetta da Cgil, Cisl e Uil contro le ’morti bianche’. Presenti anche diverse istituzioni e i sindaci del territorio. "Troppe 1.300 vittime all’anno".

La pioggia scrosciante che si è abbattuta sulla stazione non ha fermato le centinaia di lavoratori presenti al presidio a sostegno della sicurezza sul lavoro, dopo la morte, all’alba di venerdì 4 ottobre, di Attilio Franzini, travolto da un treno a San Giorgio di Piano mentre stava lavorando alla manutenzione dei binari della ferrovia. "Le morti sul lavoro sono stragi sempre più continue e costanti – coì Michele de Pascale, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione –. Dobbiamo fare in modo che non accada mai più". Così anche le istituzioni rispondono all’appello sindacale; al presidio hanno partecipato 46 comuni del territorio.

"Da oltre 30 anni – dice Paolo Crescimbeni, sindaco San Giorgio di Piano – abbiamo la stessa statistica di morti sul lavoro: oltre 1.300 l’anno. Questo è inconcepibile".

Insieme con de Pascale e ai sindaci di diversi comuni del territorio, vi è stata la presenza dell’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla e di rappresentanti del Comune e della Città metropolitana. "Non possiamo più accettare che tutto questo venga etichettato come una tragica fatalità: è la conseguenza di scelta politiche che mettono il profitto al di sopra della sicurezza", attacca Emily Clancy, vicesindaca.

In concomitanza col sit-in vi è stato anche lo sciopero di due ore proclamato da Cgil, Cisl e Uil Bologna e le categorie confederali. "Queste morti sul lavoro non sono una fatalità, sono un rischio calcolato figlio di un modo sbagliato di fare impresa", dice Michele Bulgarelli, segretario Cgil Bologna. Invece, "occorre fare squadra anche a livello locale", secondo Enrico Bassani, segretario Cisl Bologna. Prende la parola anche il segretario di Uilm Bologna, Stefano Lombardi. "Quanto è accaduto è l’ultimo episodio di una serie di omicidi collettivi". E "serve proteggere, sia in salute che in sicurezza, i lavoratori di tutte le aziende", racconta Aldo Cosenza, segretario regionale Fit. In rappresentanza di Fiom Bologna, ha parlato il suo segretario Simone Selmi: "Questo sistema economico scarica tutto sui lavoratori". I manifestanti hanno poi invaso l’ingresso della stazione con i fischietti, usati "per scuotere le coscienze", dicono gli operai.