"Io speriamo che me la cavo...". Usa una battuta, Antonio Salvati (foto), segretario del Pd di Casalecchio dall’autunno scorso, per fotografare il momento. Dopo pochi mesi, tocca a lui guardare faccia a faccia i militanti e dire loro che un circolo e un magazzino vicino alla Casa del popolo, a Casalecchio, chiuderanno. Nonostante la sostenibilità del Pd casalecchiese fosse garantita. "Io comprendo la necessità di rientrare di un debito che arriva da lontano – osserva Salvati –, ma perdere delle sedi, per i volontari è una problematica emotiva".
Segretario Salvati, ci si poteva arrivare prima? "Sette-otto anni fa avevamo otto circoli, ma non c’era più la forza di sostenerli. Ci siamo guardat i faccia, e siamo scesi a quattro, migliorando il centro feste di San Biagio. Oggi abbiamo una situazione finanziaria positiva, di questo ulteriore taglio abbiamo saputo solo dai giornali. Ci era arrivata unicamente la convocazione della Direzione, con la riorganizzazione all’ordine del giorno".
Ma il magazzino e il circolo tagliato erano sostenibili per voi? "Sì, ma da tempo ci era stato detto di sospendere il pagamento delle rate, perché c’era una trattativa in corso. Poi, capisco che, in un’ottica complessiva, come Federazione di Bologna, c’è un debito importante, ci sono economie da fare e bisogna darsi una mano. Infatti non ci tiriamo indietro, ci mancherebbe".
Cosa si aspetta dalla Direzione del 20 gennaio? "Mi aspetto che vengano ascoltate quei territori che, in questi anni, hanno saputo gestire e riorganizzarsi, e lo dico con una punta di orgoglio. Rilanciamo pure, con cene, iniziative, feste: le cose, a Casalecchio, le abbiamo fatte bene, quando c’è stato da riorganizzare l’abbiamo fatto. Pensavamo di avere un anno e mezzo senza elezioni, tranquilli, invece iniziamo il 2025 così".
Andrea Bonzi