"I Cau non dobbiamo buttarli via, non dobbiamo buttare via niente". Ma, dobbiamo "valorizzare meglio tutto il resto della rete". Elena Ugolini, ieri sera nella prestigiosa cornice del San Luigi di via d’Azeglio, è tornata sul suo programma per la Sanità – in sala il suo spin doctor sul tema, Giuliano Barigazzi, assessore del Pd nel Merola bis e durante il Covid – e lo ha fatto ripartendo da uno dei nodi gordiani della lotta (non sanguinosissima) elettole per le Regionali con Michele de Pascale. I sempre super citati Cau. Cosa farà Ugolini se sarà lei a vincere alle urne del 17 e del 18 novembre? "Dobbiamo valorizzare tutto quello che c’è e ripensare ad un sistema in cui tutti gli attori e tutte le strutture esistenti siano utilizzate al meglio", ha sottolineato ai cronisti la preside del liceo Malpighi.
Si sta pensando, da parte Ugolini, di riutilizzare i Cau nell’ambito della presa in carico territoriale dei pazienti, in particolare degli anziani, da parte dei medici di base. Il punto forte del programma dell’ex sottosegretaria del governo Monti è infatti l’assistenza sanitaria rivolta a "ogni paziente, penso soprattutto agli anziani e ai malati cronici, a chi magari è solo e non ha nessuno che si occupa di lui", ad esempio "aumentando le cure domiciliari". Per Ugolini fondamentale anche la "valorizzazione dei professionisti della salute, perché senza la loro collaborazione per ridisegnare i servizi non sapremmo come fare a guardare al futuro". La candidata del centrodestra è anche tornata sul tema dei "buchi" del sistema sanitario, attaccando di nuovo il suo sfidante. "De Pascale ha cambiato registro rispetto a Bonaccini, costretto a rincorrermi visto che ero partita ben prima di lui quest’estate sul tema – ha rimarcato Ugolini alla platea del teatro Guardassoni –. Ha cominciato a insistere che servono più risorse, e la Corte dei Conti ha poi evidenziato che nel 2023 centinaia di milioni di disavanzo sulla sanità sono stati coperti con risorse occasionali e fortuite. Fossimo stati in Calabria, ci avrebbero già commissariato".
Dopo l’intemerata sulla Sanità, ‘l’avvertimento’ a Lepore, travolto dalle polemiche sull’alluvione. "Un ‘effetto Bologna’ a mio favore? Io me lo auguro, anche perché de Pascale sta promettendo di risolvere problemi che ha creato lui con le persone che lo hanno candidato. all’interno della loro maggioranza ci sono i Verdi della Salis, che occupano, gli ambientalisti estremi, i Cinque stelle della decrescita. Qualche domanda dobbiamo farcela", la riflessione della candidata. Infine l’accoglienza a braccia aperte a Meloni, Salvini, Tajani e Lupi che chiudono la campagna con lei lunedì 11 al Savoia. "Io sono ben contenta che arrivino, spero che la gente vada a votare e che capisca la Regione è importante per tutta la nostra vita. Il mio progetto civico non avrebbe avuto futuro senza la loro fiducia. E la partita in Emilia-Romagna non è persa".