Federico Liguori, 24 anni, residente con la famiglia a Fiesso di Castenaso, laureato al Dams con una tesi sul documentario di controinformazione, coltiva non uno, ma ben diciassette ragionevoli dubbi sulla colpevolezza di Massimo Bossetti, il muratore condannato all’ergastolo con sentenza definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra, nella Bergamasca, scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere esattamente tre mesi dopo.
E li sviluppa tutti, con metodo, puntiglio, passione, in un volume (Giraldi Editore, 18 euro) dal sottotitolo che, invece, non lascia dubbi: “un caso irrisolto”. Resta quindi la domanda delle domande, secondo l’autore: “Ignoto 1 e’ davvero l’assassino della piccola Yara?”.