ANNA VAGLI, CRIMINOLOGA
Cronaca

Caso Pierina. Legati da segreti, nessuno dice tutta la verità

Si dice che tre persone possono mantenere un segreto solo se due di loro sono morte. Pierina è stata la prima, ma forse doveva esserlo Giuliano

Serenamente. È con questo avverbio che, secondo Dassilva, Loris Bianchi avrebbe detto di poter uccidere Pierina Paganelli.

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Giallo di Pierina, rebus secondo indagato

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Non c’è traccia di rabbia né di passione. Solo una calma fredda, inquietante. Quando qualcuno parla così di un omicidio, non sta solo descrivendo un’azione, ma svela un pensiero razionale privo di emozioni. Loris non parla come chi ha subito una perdita, ma come chi ha già razionalizzato e giustificato l’atto. Le sue parole trasudano una calma che sembra voler normalizzare la violenza, rendendola una scelta logica, come se fosse l’unica soluzione possibile. Subito dopo la morte di Pierina è sempre lo stesso ad aggiungere: “Giustizia è stata fatta”.

Pierina Paganelli uccisa con 29 coltellate davanti al garage di casa
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Ma di quale giustizia parla? Non quella della legge. Probabilmente allude ad una giustizia personale. Questa frase, così diretta, così gelida, è il riflesso di una logica primitiva.

Nel frattempo, Louis Dassilva che giocava su più tavoli, ha seguito i suoi istinti più primordiali. Una compagna in Senegal, una moglie in Italia e una relazione sessuale con Manuela Bianchi. Con la nuora di Pierina non poteva esserci amore né legame emotivo.

“Manuela voleva fare sesso, anche dopo la morte di Pierina”. Eppure, il senegalese ha detto di aver avuto paura che la Bianchi volesse incastrarlo.

Ogni sua azione, ogni incontro con lei, era motivato dalla paura? Come quel “regalo” di San Valentino in cui ha dichiarato di aver ceduto alla proposta di consumare un rapporto sessuale. Una sopravvivenza istintiva ai bisogni fisiologici e anche un timido tentativo di sopravvivere a un gioco di potere in cui si sentiva intrappolato.

In questa trama, Manuela, Loris e Louis sono legati da segreti che si intrecciano, dove nessuno sembra dire tutta la verità. E la verità, come si sa, è un gioco pericoloso. Si dice che tre persone possono mantenere un segreto solo se due di loro sono morte. Pierina è stata la prima, ma forse doveva esserlo Giuliano.