Caserma Smiraglia, bandiera caduta sulle auto dei poliziotti. La beffa: rimborso solo a metà

La denuncia di Guglielmi del Sap: "Dopo due anni nessun rispetto"

Caserma Smiraglia, bandiera caduta sulle auto dei poliziotti. La beffa: rimborso solo a metà

La denuncia di Guglielmi del Sap: "Dopo due anni nessun rispetto"

Due anni fa, una folata di vento più violenta del normale aveva causato il distacco e la caduta della grossa bandiera dell’Italia che campeggiava su una parete della caserma Smiraglia. In quel momento, sul marciapiede di via Cipriani per fortuna non stava passando nessuno, ma il pesante palo di ferro aveva comunque fatto danni, abbattendosi su due auto private di poliziotti, parcheggiate regolarmente negli stalli.

Danni alle carrozzerie importanti, pagati di tasca propria dagli agenti per oltre 2.600 euro ciascuno, che erano subito stati compiutamente segnalati, con la richiesta di risarcimento danni attivata in Prefettura. "Due anni dopo, la beffa", riassume il segretario del Sap, Tonino Guglielmi. Che spiega come agli agenti vittime del danno sia arrivata una proposta di risarcimento pari alla metà della spesa da loro sostenuta per sistemare le macchine. "Quella mattina dell’8 aprile del 2022 il simbolo della nostra nazione era letteralmente franato su un marciapiede, colpendo le due auto", dice Guglielmi. Che spiega come "il dramma inizia proprio dalla constatazione del danno da parte dei colleghi coinvolti, che segnalano l’accaduto e avviano ogni corretta procedura per ottenere il rimborso. Il tempo passa, le responsabilità vengono rimbalzate tra uffici e competenze in un flipper che porta una dilatazione dei tempi in cui le risposte non arrivano e tra una attesa e l’altra si giunge al mese di ottobre del 2024". Precisamente al 10 ottobre quando finalmente "si riesce, non per volontà diretta, ma solo tramite una intercessione di questa sigla sindacale, a ottenere un appuntamento negli uffici della Ragioneria della Prefettura".

Gli agenti vengono ricevuti: "Ed ecco la beffa – continua Guglielmi – di non vedersi riconosciuto nulla, se non una proposta di mediazione che punta al riconoscimento della metà del danno subito. Il tutto, a quanto pare, condito da una comunicazione piuttosto dura, distante e con riferimento alla convenienza di accettare, piuttosto che avviare una costosa - per l’agente -, e ancora più lunga, diatriba legale con l’ente stesso".

Mentre la vicenda resta ‘appesa al palo’, neppure la bandiera "è stata rimessa al suo posto", dice amaro Guglielmi, per cui tutta questa vicenda "lede la dignità di una intera categoria che non si vede tutelata neanche a casa propria nel pieno svolgimento del proprio compito istituzionale. Queste ‘offerte’ ai colleghi sono un’offesa all’intera polizia bolognese, cui arriva un messaggio di abbandono anche di fronte a quelle che dovrebbero essere banalità".

n. t.