GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Casa Zanna senza strada da due mesi causa frane: "Il cibo arriva sulle carriole"

Una serie di frane ha cancellato il percorso che porta al borgo del Bolognese. Sette famiglie costrette a fare un chilometro a piedi con i bimbi in braccio

Gli abitanti del borgo ’Casa Zanna’ rimasti isolato da due mesi a causa di una frana portano la spesa a casa con le carriole

Valsamoggia (Bologna), 3 agosto 2023 – Una frana ogni cento metri sullo stradello che li porta a casa. Così dal 17 maggio sette famiglie di Savigno sono costrette a lasciare le loro auto a quasi un chilometro di distanza e farsi a piedi, lungo un percorso ricavato sui cumuli di terra che ingombra la strada o risalendo sui versanti scoscesi che risalgono le gole a precipizio scavate dagli smottamenti. Sei in tutto. I bimbi in braccio, la spesa stipata sulle carriole o negli zaini e tanta determinazione negli abitanti dell’insediamento storico di Casa Zanna, una casa-torre che risale al 1317 e intorno le residenze più recenti di via Anzella un tempo collegate alla viabilità comunale da una strada vicinale ad uso pubblico interrotta a ripetizione da dissesti profondi, che richiedono centinaia di migliaia di euro per essere sanati.

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“Abbiamo interessato tutte le autorità: il Comune, la Protezione civile, i Carabinieri, il Corpo forestale, ma ad oggi non abbiamo nessuna prospettiva di vedere risolta la situazione prima dell’inverno" spiega Gabriel Leon, papà di due bimbi di 4 e 10 anni, che le ultime settimane di scuola prima di andare a lavorare si metteva sulle spalle i due figli per traversare l’insidioso percorso che in un punto richiede la precauzione dell’uso di corde di sicurezza, quasi fosse un via attrezzata di montagna. “Siamo andati già due volte dal sindaco che ci ha spiegato che si tratta di una strada privata e che non possono destinare risorse alla sua riparazione. Siamo di fatto isolati da due mesi e mezzo. Non voglio pensare ad una emergenza -continua Leon- Sarà pure una strada privata però quando c’è da fare passare la protezione civile o i pompieri, oppure anche solo una gara di mountain bike o una escursione, qui sono sempre passati tutti".

Francesca vive in questo nucleo ed ormai si muove con lo zaino sulle spalle: "Anch’io lascio la macchina sulla strada comunale e mi faccio questo chilometro a piedi, mattino, pomeriggio o sera. Con la spesa arrivo zaino in spalla e così da quasi tre mesi", racconta affiancata dai suoi vicini: Fabio, Mauro, Luciano Parenti. Un gruppo che vive la stessa situazione che nei mesi prossimi non potrà che peggiorare, ma che condivide anche la speranza di un aiuto delle istituzioni per riuscire almeno a ripristinare una vecchia strada comunale che arriva a Casa Zanna dalla zona del maneggio lungo la provinciale: "E’ una strada breve, e anche ripida, ma con l’aiuto delle istituzioni e l’accordo coi vicini si potrebbe rimediare almeno temporaneamente così. Serve la volontà, perché se non si trova una soluzione saremo costretti tutti ad andare via dalle nostre case", dicono nel loro appello.