ZOE PEDERZINI
Cronaca

Schiaffi, insulti e minacce nel centro per disabili, dodici indagati per maltrattamenti

Cosa hanno filmato le telecamere in una Rsa privata di Budrio, in provincia di Bologna. Dodici operatori sanitari allontanati dal lavoro per un anno. Le indagini dei carabinieri partite dal video di un passante

Budrio (Bologna), 22 settembre 2023 - Schiaffi, insulti, minacce e mancata assistenza all’interno di una Rsa privata nel territorio di Budrio, in provincia di Bologna.

La maxi operazione dei carabinieri della Compagnia di Molinella e dei militari del Nas di Bologna ha permesso di scoprire gli orrori che avvenivano nei confronti di disabili ospiti all’interno di questa struttura.

Dodici misure cautelari per maltrattamenti in una Rsa di Budrio: l'operazione dei carabinieri di Molinella e dei Nas (FotoSchicchi)
Dodici misure cautelari per maltrattamenti in una Rsa di Budrio: l'operazione dei carabinieri di Molinella e dei Nas (FotoSchicchi)

Nella giornata di giovedì sono stata emesse dodici misure cautelari personali di interdizione alla professione per un anno nei confronti di altrettanti operatori sociosanitari che lavoravano all’interno della struttura e che, a seguito di mesi di intercettazioni video-ambientali, sono stati ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti.

Almeno una trentina di episodi ricostruiti dai militari: alle volte erano schiaffi in volto, alle volte insulti, alle volte minacce di lasciare l’assistito al freddo e al gelo.

Altre volte non venivano aiutati in caso di necessità.

Tutto è iniziato nel gennaio scorso in centro a Budrio, in prossimità del pronto soccorso.

In questa occasione un passante ha notato che un disabile in carrozzina veniva picchiato in viso dall’oss che lo stava accompagnando.

Il testimone, che ha fatto anche un filmato poi consegnato alle autorità, ha subito avvisato il 112 che ha mandato sul posto una pattuglia dei carabinieri.

L’assistito disabile in quel caso ha riportato una profonda ferita al labbro per cui era stato prontamente medicato.

Da qui sono iniziate le indagini che hanno portato anche alla ricostruzione di svariati altri anomali episodi avvenuti all’interno della Rsa. Più volte infatti era stato segnalato che un ospite della struttura aveva ferite a seguito di ‘cadute accidentali’ o ‘incidenti domestici’.

A seguito dell’emissione delle misure cautelari, emesse dal gip su richiesta del pm Emanuela Cavallo, l’Asl, avvisata dell’operazione, ha provveduto a reintegrare il numero di oss, senza i quali la struttura avrebbe avuto difficoltà a continuare il servizio, con nuovi operatori.