REDAZIONE BOLOGNA

Casa per anziani, polemica sulla gestione

Il consigliere di opposizione Minissale: "È un fiore all’occhiello del territorio, ma il Comune ha deciso di affidarla all’Asp Pianura Est"

Case per anziani di Granarolo. È già polemica sulla gestione esterna voluta dall’amministrazione.

"Il sindaco - dice il consigliere di minoranza Pino Minissale - ha deciso di affidare all’Asp Pianura Est la gestione del Centro Integrato di Servizi per Anziani (case di riposo) presente sul territorio. L’Asp è una azienda che in questi ultimi anni è in perdita, tant’è che il nostro Comune, che ha il 3,39% di partecipazione, ha dovuto corrispondere per perdita esercizio 2020 all’Asp la somma di euro 17.359,02 nel 2021. La struttura per anziani, è descritta da tutti, me compreso, molto positivamente sia per la sua gestione che nei riguardi della persone ospitate e dei loro famigliari. Dare in gestione ad un ente esterno una struttura che si può definire un fiore all’occhiello per il nostro territorio è secondo il mio pensiero, una scelta scorrettissima".

Minissale, poi, rincara la dose: "Il sindaco in maniera ’arbitraria’, ha deciso di ’liberarsene’ e ciò, non si può definire in nessun altro modo. La decisione presa non è mai stata presentata o discussa in alcuna commissione o in Consiglio. Se tutto ciò venisse fatto per economizzare suggerirei piuttosto al sindaco come prima cosa da fare senza creare contraccolpi per il bilancio comunale, di evitare la spesa per i cinque assessori che non hanno più servizi essenziali da gestire, la cui spesa invece oggi non è indifferente, tant’è che recentemente gli stipendi del sindaco e degli assessori, sono stati addirittura aumentati, e di parecchio".

Replica il sindaco Alessandro Ricci: "Nel 2019 in campagna elettorale fra gli impegni programmatici c’era proprio la volontà di portare la gestione della Casa Albergo all’interno dell’Asp e ora stiamo lavorando per questo obiettivo. La concessione precedente scade a dicembre 2022 e dopo varie proroghe fatte in questi anni non è più possibile concedere ulteriori rinvii. Abbiamo preferito tornare ad una gestione pubblica della struttura che è cosa esattamente opposta a quella che ci viene contestata. Abbiamo un livello alto del servizio, una soddisfazione dell’utenza riconosciuta e intendiamo proseguire su questa strada. Se passare da una gestione privata ad una pubblica diventa una colpa e veniamo accusati di volerci disfare del servizio allora è chiaro che l’unico obiettivo è screditare e non avere certamente interesse degli anziani".

Zoe Pederzini