L’agenzia immobiliare detentrice della casa di otto metri quadri, affittata a 600 euro al mese in via Orfeo, ha ritirato ieri pomeriggio l’annuncio dai diversi siti online. Sul tema è intervenuto anche il Comune. "Una volta che riceviamo una segnalazione, abbiamo competenza di verificare potenziali abusi – dichiara la vicesindaca e delegata alla Casa, Emily Clancy –. Riceviamo quasi 300 segnalazioni all’anno e anche in questo caso stiamo monitorando la situazione e ci sono accertamenti in corso". L’abuso, in realtà, in questo caso sembra presente, e lo dice la legge. Infatti, "un monolocale deve essere almeno di 28 metri quadri per una persona", per essere affittabile.
"Per noi è importante che arrivino le denunce – ribadisce Clancy –, sia che il caso sia di competenza nostra sia che la segnalazione venga girata alla Guardia di Finanza". Il Comune, quindi, "è anche in grado di costruire le condizioni per evitare che la persona si senta intimidita o perda la casa ma una volta ricevuta la segnalazione si può intervenire e, riconosciuto l’abuso, emanare una sanzione", continua Clancy. Così, camminando per il piazzale del condominio in via Orfeo, c’è davvero qualsiasi cosa, persino un asilo nido e un centro estetico. E poi, più avanti e sulla sinistra, l’ormai famoso spazio "ingresso, soggiorno-pranzo, letto e cucina", citando la scena cult del film ‘Il ragazzo di campagna’ con Renato Pozzetto.
Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, invita a non fare di tutta l’erba un fascio. "Questo proprietario si è comportato male, ma non siamo tutti così", dice il presidente aggiungendo un messaggio anche all’agenzia immobiliare: "Un professionista serio non accetta di affittare un buco come quello". Zanni lancia anche una stoccata alla vicesindaca Clancy: "Nel 2021 ha promesso diecimila alloggi in 10 anni, ma qui non se ne vede neanche uno. Ora, ci troviamo con settemila alloggi sfitti nel solo territorio comunale, mentre le persone che cercano casa sono in seimila. Si deve fare di più".
È critico anche Francesco Rienzi, segretario Sunia Cgil Bologna, il sindacato degli inquilini: "Il caso di via Orfeo è figlio di una crisi abitativa fatta di persone che creano danno alla collettività – afferma –, solo per un loro tornaconto speculativo". Inoltre, "è l’emblema delle speculazioni in atto che ci sono: non c’è corrispondenza tra l’alloggio che si affitta e il canone che si chiede – attacca Rienzi –, oltre a una totale assenza di regolamentazione degli affitti turistici che drenano alloggi per la locazione nel lungo periodo". Il segretario di Sunia punta il dito anche contro il governo: "Salvini dovrebbe trovare soluzioni, non fare commenti sui social".
Poi ci sono gli studenti, i principali soggetti colpiti da questi episodi. "Una vicenda che mette in luce un’ingiustizia che in città tocchiamo spesso con mano", racconta Maura Pili, segretaria di Sinistra Universitaria. Oltre al tema delle condizioni, c’è anche quello del prezzo. "Serve più umanità – chiude Pili – perché il caro affitti sta lacerando il diritto allo studio".