REDAZIONE BOLOGNA

Carlotto, noir a 10 mani "Quelle ragazze in fuga"

Lo scrittore con Ruju stasera all’Ambasciatori per ’Youthless’ "Un fenomeno in aumento, con cifre impressionanti"

Un gruppo di ragazzine che scappa, il disinteresse di chi dovrebbe proteggere la loro adolescenza, gli aguzzini che le cercano per le strade d’Italia. Una trama che gioca con un tema classico delle letteratura noir, la fuga, appunto, è al centro di romanzo scritto a dieci mani dal giallista Massimo Carlotto con Patrizia Rinaldi, Alessandra Acciai, Pasquale Ruju e Massimo Torre. Youthless. Fiori di strada (HarperCollins) verrà presentato questa sera da Carlotto e Ruju all’Ambasciatori (ore 18.30)

Carlotto, come si sviluppa la scrittura di un romanzo a cinque mani?

"Tutto è iniziato dal nostro comune interesse per un fenomeno drammatico del quale purtroppo ci sono pochissime tracce tra i risvolti della cronaca, ed è invece una dei più inquietanti sintomi delle deriva sociale nella quale siamo impantanati. Ogni anno tantissime ragazze giovanissime scappano di casa, le cifre sono impressionanti, di queste molte vengono ritrovate quasi subito, altre dopo poco ritornano, ma ci sono quelle che scompaiono per sempre. Semplicemente si dissolvono. Il nostro romanzo ha provato le seguire le tracce di un gruppo di adolescenti in fuga"

Un gruppo molto eterogeneo. "Sono poco più che bambine costrette ad andare via, non hanno altra scelta che la fuga e, accomunate dalla necessità dell’autodifesa e della sopravvivenza, hanno formato una sorta di comunità di mutuo soccorso, ognuna porta all’interno un poco del sé migliore, in attesa che qualcosa, nel loro orizzonte possa cambiare".

Poi arriva il colpo di scena.

"C’è l’irruzione di due tutori delle forze dell’ordine che le inseguono, saranno costrette a mettersi nuovamente sulla strada, ad allontanarsi, a dimenticare quel precario equilibrio che avevano trovato e vagano per l’Italia. Lasciano la cascina che le nascondeva nel Veneto e attraversano l’Italia, sino alla Calabria"

Quello della fuga è uno degli elementi maggiormente ricorrente nei suoi romanzi, così come quello della dualità nelle forze dell’ordine.

"È così nella vita, lo leggiamo, ormai la criminalità permea a tal punto il mondo nel quale viviamo, da non permettere a nessuno di sentirsi esente dalla tentazione di superare la legge. E questo purtroppo a volte avviene anche da parte di chi dovrebbe tutelarla. Per fortuna ci sono le forze sane, e anche questo nel libro è ben evidenziato proprio nelle personalità dei due poliziotti che inseguono le ragazze. Youthless è infatti un libro pieno di speranza".

Questo libro conferma la sua predilezione per il noir.

"Io credo che il noir sia il nuovo romanzo d’inchiesta. A differenza dei gialli, qui non si tratta di scoprire il colpevole. La trama, se è avvincente, diventa un pretesto per portare il lettore nel cuore della realtà, per metterlo di fronte a personaggi che fanno parte della nostra stessa storia e che ci passano accanto senza che ce ne accorgiamo".

Pierfrancesco Pacoda