Bologna, 18 agosto 2023 – Prezzi alle stelle e rincari allarmanti. Non c’è pace sul fronte dei carburanti e, in particolare, per i consumatori. Lo scenario vede impennate importanti, con diesel e benzina che schizzano quasi a 2 euro al litro. A nulla è servito, quindi, l’esposizione del prezzo medio regionale dei carburanti, inserito obbligatoriamente dal 1° agosto in tutti i punti di rifornimento, per garantire trasparenza ai clienti, fornendo loro uno strumento efficace per capire in che distributore recarsi per risparmiare. Ma farlo è impossibile, perché, dal nostro ultimo servizio del 1° agosto, i prezzi sono in costante aumento e ieri i cartelloni dei benzinai bolognesi hanno nuovamente cambiato i prezzi medi regionali esposti: 1,84 per il diesel, contro l’1,76 del primo del mese di agosto (quasi +10 centesimi), e benzina a 1,938, che due settimane fa era a 1,911 (+3 centesimi); stabile, invece, il gpl, mentre cala il metano, che da 1,315 è sceso a 1,291.
Per un pieno, dunque, le tasche dei cittadini si svuoteranno. Sulla base del prezzo medio regionale, per esempio, un’automobile con un serbatoio da 30 litri spenderà 58,14 euro per riempirlo di benzina senza piombo; la spesa sarà di 55,20 euro, invece, se si tratta di un veicolo a diesel. E se la macchina contenesse 50 litri? In questo caso la spesa sarebbe di 96,9 euro per la benzina o di 92 per il diesel. "È un disastro vero e proprio, un problema generale che coinvolge tutti – spiega Andrea Cornia, cliente del benzinaio Esso di via di Corticella –. Chi è solo, magari, se ne rende meno conto, ma pensiamo alle famiglie, per le quali sarà una difficoltà non indifferente. Purtroppo è necessario usare l’automobile, soprattutto per andare a lavorare: chi ha incentivi è un po’ sollevato, ma chi deve usare la macchina con costanza per lavoro è disperato". Gli autisti, infatti, stanno già facendo i conti con la diminuzione dei clienti. "Per chi fa l’autista, il caro benzina non è un problema, perché riusciamo a detrarre le spese – spiega Francesco Lillo –. Ma si ripercuote tutto sul cliente, come una reazione a catena: la benzina cresce e i prezzi del nostro servizio anche, di conseguenza sempre meno gente si rivolge a noi, a causa degli incrementi". "I clienti abituali vengono nella nostra stazione a prescindere dal prezzo medio regionale, perché proponiamo dei prezzi modesti rispetto ad altri – racconta un benzinaio di un punto di rifornimento Eni –. È chiaro che gli aumenti ci sono, ma la gente deve capire che non è colpa nostra. Vorrei finissero i malumori nei nostri confronti".
I rincari compaiono in occasione, tra l’altro, del rientro dalle vacanze e la ripresa della quotidiana vita frenetica di città. "Ora i clienti sono assorbiti dalle ferie e potrebbero non accorgersene – dice Francesco Perri, benzinaio della stazione Esso di via di Corticella –. Al rientro sarà diverso. Lavoro da 34 anni nel settore e, nonostante questo, continuo a non comprendere la base del prezzo medio regionale". La coincidenza tra il flusso imponente di viaggiatori e l’aumento dei prezzi, però, non è passata del tutto inosservata ai consumatori più attenti. "Mi viene da pensare che le compagnie, forse, sono un po’ furbe, perché innalzare ora i prezzi mentre la gente viaggia e consuma di più è una coincidenza un po’ strana", commenta un cliente mentre fa rifornimento.
Ai clienti, insomma, non resta che pagare. E chi ha scelto il Bel Paese come meta estiva, pensando di trovare soluzioni low-cost ha ricevuto una brutta sorpresa. "In Germania crediamo che i prezzi italiani dei carburanti siano convenienti e vantaggiosi, sicuramente più bassi dei nostri, ma ci sbagliamo – confessa un turista tedesco in vacanza –. Alla fine, però, i prezzi sono identici, molto simili. Ho notato in questi giorni di vacanza delle impennate e poi, subito dopo, dei crolli dei prezzi. Questa difficoltà tocca tutti". Gli aumenti allarmano la clientela, sempre più preoccupata per ulteriori ed eventuali crescite. "Si tratta di una spesa che io non posso più sostenere – ammette una donna –. Ma per lavoro ho bisogno di un mezzo privato, usufruire di treni o autobus non è possibile. La mia è una macchina piccola che non consuma molto, ma con i nuovi aumenti, per fare il pieno, mi servono quasi 50 euro. Devo farlo più o meno una volta a settimana".