Bologna, 11 ottobre 2024 - Le leggi vanno fatte rispettare. Ma senza mai perdere l’umanità. Lo sa bene Nicola Patti, luogotenente di lungo corso dell’Arma, comandante della stazione carabinieri Navile.
Che non solo ha saputo perdonare il rapinatore che ne ha provocato la caduta due settimane fa; ma dopo averlo arrestato, per un altro episodio, gli ha pagato un pasto perché aveva fame e gli ha anche regalato una felpa della tuta, a cui teneva molto, per proteggersi dal freddo.
Succede anche questo in Bolognina, quartiere “coperto” dalla stazione Navile, dove Patti è conosciuto e apprezzato da tutti, dai cittadini alle istituzioni. Il fatto di cronaca, è presto detto: il trentunenne senegalese, senza fissa dimora e con precedenti, è stato beccato dei militari della Navile qualche giorno fa, a seguito di un furto in una erboristeria di via di Corticella. Il trentunenne si era introdotto nel negozio “Erbamedica”, ma il titolare, dopo aver sentito degli strani rumori provenire dalla zona del registratore di cassa, lo ha sorpreso mentre usciva frettolosamente dall’attività e ha provato a inseguirlo in strada, senza riuscirvi.
Tornata nel negozio, la vittima si è resa conto che il registratore di cassa era stato manomesso e dal suo interno erano “scomparsi” 300 euro. L’erborista ha dato l’allarme e il ladruncolo è stato poco dopo rintracciato e bloccato nei pressi dell’area verde di via Fioravanti dai militari del Radiomobile e della stazione di via Cipriani. Che, avendo riconosciuto il soggetto, avevano subito intuito dove potesse trovarsi. Il trentunenne sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un paio di forbici a punta di metallo che ha utilizzato per forzare il registratore di cassa, un grammo circa di marijuana e 5 grammi di hashish già suddivisi in dosi, il tutto nascosto all’interno del suo zaino. Tutto è stato sequestrato.
L’attenta visione delle immagini di videosorveglianza del negozio e delle attività vicine ha permesso ai militari di ricostruire tutte le fasi del furto e la successiva fuga dell’uomo. Che, su disposizione del pm di turno, è stato arrestato per furto aggravato, porto di chiavi alterate e grimaldelli e spaccio. Al termine dell’udienza di convalida, è stata disposta nei confronti del trentunenne la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il sottoufficiale Patti, dopo le formalità di rito in caserma, compreso lo stato di indigenza in cui versava il ragazzo che aveva già conosciuto (a sue spese, visto che il carabiniere, nel tentativo di fermarlo dopo una rapina, era caduto e finito in ospedale) ha offerto allo straniero il pranzo e gli ha regalato la giacca di una sua tuta perché, vista la giornata piovosa, sentiva freddo.