Bologna, 26 luglio 2024 – La Polizia Ferroviaria di Bologna ha identificato e denunciato a piede libero il presunto autore della violenta aggressione ai danni di un capotreno, avvenuta martedì scorso, 23 luglio, nella stazione di Crevalcore.
Si tratta di un giovane di 23 anni di origine pakistana, di fatto senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per altri episodi di microcriminalità. Per gli inquirenti, l’uomo sarebbe il responsabile della violenta aggressione riportata dal capotreno del convoglio R 3465 (Verona-Bologna), che durante il consueto controllo dei biglietti aveva sorpreso il 23enne senza titolo di viaggio e senza documenti. Questo, per eludere il controllo e garantirsi l’impunità, si sarebbe scagliato violentemente contro il capotreno colpendolo più volte procurandogli un trauma cranico, la rottura del setto nasale e la frattura di una costola.
Quando il treno è arrivato a Crevalcore, sarebbe sceso velocemente e fuggito a bordo di un monopattino, facendo perdere le proprie tracce. Alla scena hanno assistito tutti i viaggiatori, uno dei quali è riuscito a scattare alcune foto all’aggressore che sono risultate fondamentali per le indagini. Acquisiti gli scatti e le varie testimonianze dei presenti, la Polizia Ferroviaria che era intervenuta sul posto, grazie anche a sofisticati sistemi di riconoscimento facciale in possesso alle forze dell’ordine, è riuscita a risalire all’identità del presunto aggressore, denunciato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il capotreno a causa delle fratture riportate era stato accompagnato in ambulanza all’ospedale Maggiore di Bologna, dal quale poi era stato dimesso con venti giorni di prognosi. Quella di martedì è stata l’ennesima aggressione ai danni del personale ferroviario, tanto che i sindacati hanno risposto indicendo uno sciopero. O meglio, "una prima azione di sciopero" anticipata di un giorno rispetto al programma e in atto oggi, da parte delle segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Orsa dell’Emilia-Romagna.