REDAZIONE BOLOGNA

Capodanno tra musica e botti. L’ordinanza non ferma i petardi. Un dodicenne rischia un occhio

Migliaia di persone in piazza per salutare l’anno nuovo, tra festeggiamenti ed eccessi. Trentotto malori legati all’abuso di alcol: un soccorso su tre aveva tra i 12 e i 17 anni.

Migliaia di persone in piazza per salutare l’anno nuovo, tra festeggiamenti ed eccessi. Trentotto malori legati all’abuso di alcol: un soccorso su tre aveva tra i 12 e i 17 anni.

Migliaia di persone in piazza per salutare l’anno nuovo, tra festeggiamenti ed eccessi. Trentotto malori legati all’abuso di alcol: un soccorso su tre aveva tra i 12 e i 17 anni.

Dal pomeriggio dell’ultimo dell’anno fino all’alba di ieri, alla faccia delle ordinanze, a Bologna è stato un continuo di botti ed esplosioni. Petardi di piccole dimensioni, ma anche giochi pirici più grandi e fuochi d’artificio veri e propri: dal centro alla periferia, si è sparato ovunque e di continuo. Oltre a cani e gatti traumatizzati e cassonetti vandalizzati, c’è stato anche un ferito grave: un dodicenne di origine kosovara che rischia di perdere un occhio. L’incidente è avvenuto intorno alle 18 di martedì al Pilastro, dove fino alle 4 del mattino le ‘bombarde’ non hanno taciuto. Il ragazzino, stando a quanto raccontato dal padre ai sanitari dell’ospedale Maggiore che hanno poi allertato la polizia, stava giocando con alcuni coetanei quando uno di loro lo avrebbe spinto, facendolo cadere con il viso su un petardo che stava esplodendo in quel momento. Il dodicenne, ferito anche alle mani, è stato accompagnato al pronto soccorso dal genitore e successivamente ricoverato in Pediatria, dopo essere stato sottoposto a un delicato intervento. La polizia sta lavorando per accertare la dinamica dell’incidente, mentre le condizioni del bambino restano ancora gravi.

L’episodio del Pilastro è stato il prologo di una nottata comunque movimentata, che ha visto il suo culmine nel tentato omicidio avvenuto in Montagnola poco prima dell’alba. In mezzo, musica, balli e tanti (a volte troppi) brindisi, con piazza Maggiore sempre al completo: la piazza, dove a mezzanotte è bruciata la Fenice Mercurio, è stata sempre gremita. La capienza massima all’interno dei varchi era di 9mila persone e fino alla fine dei festeggiamenti non sono mai diminuite. Nel corso della nottata sono state 123 le richieste di soccorso sanitario arrivate all’Ausl soltanto in città, 209 in tutta la provincia: 55 per traumi (il 26,3%) e 48 per intossicazione da alcol o sostanze (il 23%). In particolare, i sanitari sono intervenuti in soccorso di persone coinvolte in sei incidenti stradali e in dodici aggressioni, oltre che per 43 malori di cui 38 legati all’abuso di alcol: a rendere il quadro ancora più allarmante, il fatto che un caso su tre di intossicazione alcolica ha coinvolto ragazzini tra i 12 e i 17 anni.

L’Ausl era in postazione fissa anche in piazza Maggiore, per il pronto intervento: 24 persone sono state soccorse, dieci sono state gestite al Posto Medico Avanzato per aver bevuto troppo o per traumi da colluttazione o aggressione e tre persone sono state trasportate in ospedale. A vigilare sulla piazza, uno schieramento di cento operatori delle forze dell’ordine, sistemati sia ai varchi d’accesso che lungo le strade della T. Fuori dal centro, sono state diverse le multe e le denunce comminate dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza.

Superlavoro anche per i vigili del fuoco, che hanno dovuto domare più incendi in particolare a cassonetti, presi di mira dai vandali che si ‘divertono’ a farci esplodere dentro petardi. Che sono stati il vero filo rosso della nottata, malgrado l’ordinanza che disponeva multe da 50 a 500 euro a chi fosse sorpreso a maneggiarli. In centro, in via Indipendenza e via Rizzoli, malgrado la presenza della polizia locale e delle forze dell’ordine, in pochi si sono preoccupati del divieto e già dalle 18 bisognava stare attenti a passare sotto ai portici, dove il rischio di vedersi esplodere un petardo tra i piedi era più che concreto.

n. t.