
Non solo le infrazioni relative al codice della strada: il servizio affidato a Municipia comprendeva anche altri verbali amministrativi
Due milioni e mezzo o forse tre, ma non è da escludere siano di più. Sembra difficile per il Comune quantificare i danni dovuti ai problemi nella gestione delle sanzioni amministrative – da quelle per il codice della strada alla pubblica sicurezza – da settembre 2023 a dicembre 2024, quando il servizio è stato affidato a Municipia-Ica. A spiegarlo è Romano Mignani, comandante della polizia locale, nell’ambito della commissione ‘Pianificazione’ in cui è stato fatto il punto. "Abbiamo fatto una prima contestazione di 2,5-3 milioni, ma ci riserviamo di valutare ulteriori danni in corso di contraddittorio, perché l’azienda Municipia ha presentato ricorso e a maggio ci sarà la prima udienza", spiega Mignani. "Già a ottobre 2023 – ricostruisce Mignani – il Comune ha cominciato a emettere le penali e Municipia le ha contestate. Ci sono stati anche diversi incontri tra Comune e impresa per cercare di migliorare il servizio, ma non siamo mai arrivati a una conclusione".
In mezzo si parla di verbali recapitati più volte ai bolognesi, errori, ritardi, problemi nel software e nella formazione. E una confusione generale che "ha complicato il rapporto con i cittadini" e ha richiesto "un lavoro straordinario". Municipia aveva proposto una risoluzione consensuale della convenzione, ma il Comune l’ha rigettata perché ciò avrebbe impedito di poter riaffidare subito il servizio scorrendo la graduatoria (come avvenuto). Alla fine, a dicembre 2024, Palazzo d’Accursio ha deciso "la risoluzione in danno del contratto".
Ora si passa al contenzioso e alla quantificazione dei danni. Il sindacato Sgb, con Snater e Uil, ha parlato di ammanchi molto superiori per "8 o 10 milioni di euro". "Tali mancate entrate hanno causato un buco al quale l’amministrazione ha risposto aumentando i biglietti su bus e sosta e comprimendo le spese per il personale", scrivono dal sindacato. "Non credo proprio si parli di cifre del genere", replica Mignani. Bisogna anche tenere presente che "diventa difficile andare a identificare, anche in vista di una richiesta di risarcimento che va comprovata, quanti e quali verbali non siano giunti a efficacia per il fornitore", avverte poi il commissario Carlo Ricci Garotti.
"Nella prima metà del 2024 c’è stato un andamento in calo della cassa" aggiunge la responsabile dell’area Servizi finanziari, Miriam Pepe, che poi sottolinea come "i rischi siano stati coperti" e "il bilancio sia in sicurezza". Bilanci che hanno visto un calo delle entrate delle multe per "un trend fisiologico". In numeri, il 2022 si è chiuso con 55,5 milioni accertati, mentre la previsione del 2023 è tornata a quasi 63, salendo a 69 nel 2024 e a 75 nel 2025, con l’entrara a regime dei nuovi velox. Nel frattempo, l’accertato sul ‘23 si è fermato a 57,5 milioni e quello sul ‘24 è intorno a 58,3, mentre le previsioni sono state riviste e si parla ora di 66 milioni per il 2025, 2026 e 2027.
"Quanto emerso conferma i dubbi che abbiamo da tempo – evidenzia Matteo Di Benedetto (Lega) in Commissione –: l’amministrazione non aveva la minima contezza di quello che stava succedendo. La Giunta ha aumentato i costi di bus e sosta per fare fronte alla necessità di risorse. Risorse che andrebbero prese dove ci sono e non sperperate".
"Come sempre l’amministrazione è intervenuta in modo tardivo e i tecnici continuano ad affermare che la prevista riduzione di incasso non sia legata a queste problematiche – chiude Manuela Zuntini (FdI) –. Dalla Giunta nessuna risposta: vergognoso".