NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Caos e tensioni in via Mascarella. Cercano di controllare due pusher. Poliziotti accerchiati da 50 persone

Gli agenti del Due Torri San Francesco insultati mentre tentavano di fermare i due sospettati. Uno degli operatori, preso a calci, è finito al pronto soccorso con cinque giorni di prognosi .

Caos e tensioni in via Mascarella. Cercano di controllare due pusher. Poliziotti accerchiati da 50 persone

Le volanti del Due Torri sono state accerchiate mentre svolgevano un controllo su due pusher in via Mascarella

Un dejavù. Era il 23 maggio del 2013. Una squadra del Reparto mobile, in presidio in piazza Verdi, viene accerchiata e assalita da centinaia di antagonisti. Gli agenti riescono a riparare solo rifugiandosi dietro ai blindati. Undici anni fa come oggi, lo stesso clima di tensione. Le stesse ‘battaglie di piazza’ tese a garantire l’impunità di soggetti pregiudicati. La stessa filosofia della massa che si fa forte per aggredire chi considera ‘nemico’. Ma solo quando è solo. O in netta inferiorità numerica.

Così è accaduto giovedì pomeriggio. Ora dell’aperitivo, 18,45, via Mascarella. Due volanti del commissariato Due Torri San Francesco arrivano nella strada perché, al 113, viene segnalata un’attività di spaccio. I poliziotti individuano due sospettati, due giovani tunisini di 23 e 33 anni. Li inseguono, li fermano. E a quel punto, dai locali della strada, si avvicinano una trentina di persone. Armate di cellulari, accerchiano e iniziano a insultare i poliziotti, cercando di impedire loro di svolgere il controllo. Arrivano altre persone, a vedere cosa succede. Sono una cinquantina, alla fine. Gli agenti tentano comunque di bloccare i due, che intanto fanno resistenza. Uno riescono ad ammanettarlo; l’altro picchia i poliziotti, sferrando calci a destra e sinistra. E coglie un agente in pieno (5 giorni di prognosi).

Le pattuglie chiedono rinforzi: altre volanti arrivano in via Mascarella. E a quel punto la folla di facinorosi, compresa la malaparata, si disperde. Restano i due fermati, che vengono denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. E un paio di ragazzi, identificati. Adesso, la polizia è al lavoro per individuare gli altri, anche attraverso l’analisi dei social, dove potrebbero essere stati postati dei video.

A commentare il gravissimo episodio, è Amedeo Landino, segretario del sindacato di polizia Siulp: "Questi eventi sono assolutamente da condannare senza se e senza ma – dice –. I poliziotti stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro, impegnati nell’inseguimento di due soggetti sospettati di attività di spaccio. È inaccettabile che mentre i poliziotti cercano di mantenere la sicurezza della comunità, arrestare le attività delinquenziali, si trovino a dover affrontare simili comportamenti che minano l’autorità e la funzione della polizia. È fondamentale che le forze dell’ordine possano operare in un contesto di rispetto e cooperazione e ci impegneremo a garantire che tali episodi non vengano tollerati".