NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Caos alla Dozza. Guerriglia e detenuti feriti

Un detenuto con la testa spaccata, un altro con una mano rotta. E la sezione C del primo piano giudiziario...

Un detenuto con la testa spaccata, un altro con una mano rotta. E la sezione C del primo piano giudiziario...

Un detenuto con la testa spaccata, un altro con una mano rotta. E la sezione C del primo piano giudiziario...

Un detenuto con la testa spaccata, un altro con una mano rotta. E la sezione C del primo piano giudiziario messa a ferro e fuoco, in una guerriglia che ha visto contrapposte due fazioni: da un lato albanesi e italiani; dall’altro tunisini. Un caos nato da screzi che da tempo vanno avanti tra i due gruppi. Nella ricostruzione dell’ennesima giornata di delirio alla Dozza, va fatto un passo indietro: da qualche tempo, italiani e albanesi avevano iniziato a discutere con i nordafricani perché questi ultimi la notte, invece di dormire, disturbano tutti gli altri detenuti con musica e confusione. Una protesta a cui i tunisini avevano risposto con insulti pesanti. Ieri, sarebbe scattata la rappresaglia: un 40enne albanese, addetto alla consegna dei pasti, dopo aver ricavato un bastone dalla gamba di un tavolo, si è accanito su un 35enne tunisino, colpendolo alla testa, e su un 20enne, ferito poi alla mano. Un ‘agguato’ che ha fatto scattare il delirio, con l’albanese a sua volta oggetto di una ‘sassaiola’ dalle celle. Intanto, anche i detenuti non coinvolti nella lite hanno iniziato a protestare, visto che erano dovuti rimanere nelle stanze, lanciando acqua e olio, distruggendo le celle. Un caos totale, che i sindacati adesso denunciano: la Fsn Cisl parla di una "situazione che è conseguenza di una sezione dove è concentrato ogni tipo di disagio e dove manca qualsiasi forma trattamentale o di distrazione per i detenuti". Per la Cgil "questi sono segnali preoccupanti che dovrebbero far riflettere l’ amministrazione sullo stato in cui versa l’ istituto, che sembra ogni giorno di più in mano alla popolazione detenuta". E Giovanni Battista Durante (Sappe) sbotta: "Siamo stanchi di questi continui gesti di violenza da parte di detenuti aggressivi. Chiediamo che vengano rinchiusi in carceri ad hoc, dove devono scontare la pena in regime detentivo chiuso".

Nicoletta Tempera