Ultima vendemmia per la cantina di Bazzano. Chiude la storica cantina sociale Bacchi fallita una decina di anni fa e poi risorta grazie all’acquisizione della Cantina di Carpi e Sorbara nella nuova denominazione di Cantina Valsamoggia. Al suo posto, un comparto a ridosso della stazione ferroviaria di Bazzano, un insediamento residenziale. Da pochi giorni si è conclusa la stagione del conferimento delle uve nello stabilimento di via Castelfranco da parte del centinaio di soci che con carri e camioncini hanno portato le loro uve, in gran parte di Pignoletto, destinate a essere trasformate nel vino venduto direttamente, sfuso e in bottiglia, da quella che fino ad ora ha rappresentato la maggiore cantina dei Colli Bolognesi.
"Questa sede è almeno cinque volte più grande delle nostre attuali esigenze. Da qui la decisione di chiudere e mettere in vendita questo stabilimento per trasferirci in un altro sito, sempre entro il perimetro dei Colli Bolognesi, più adatto e meno costoso nella gestione", conferma Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara, esponente di punta di Confcooperative e anche presidente del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna. Sembra passato un secolo dagli anni in cui in questo ‘cantinone’ venivano conferiti 100mila quintali di uva portati dai 500 soci degli anni d’oro della viticoltura locale. "Quest’anno abbiamo ricevuto 18mila quintali e grazie a una vendemmia più abbondante rispetto agli anni passati siamo in crescita. Ma vogliamo chiarire che non abbandoniamo il territorio, e non lasciamo soli i nostri soci-produttori – rassicura Piccinini –. Siamo dentro la grande crisi nazionale, per via dei costi tanti piccoli produttori di uva hanno rinunciato a vinificare in proprio, quando non scelgono la strada più radicale dell’espianto".
Un percorso pensato da tempo, tanto che il piano urbanistico generale prevede il cambio di destinazione d’uso, considerata in qualche modo ‘naturale’ per un comparto già adesso circondato da civili abitazioni. L’area approda quindi su un mercato immobiliare già sotto pressione per la richiesta di abitazioni in proprietà ma anche in affitto per via della domanda indotta dai nuovi insediamenti industriali, Philip Morris in primis. "Una boccata d’ossigeno e di risorse per la Cantina di Carpi e Sorbara, forte di mille soci-produttori. Per finanziare la cooperativa in un momento nel quale anche il Lambrusco è in forte difficoltà", conclude il vicepresidente Piccinini.
Gabriele Mignardi