MIRKO DI MEO
Cronaca

Cantieri, sos non vedenti: "Non ci sentiamo sicuri"

Labirinto di transenne e buche da evitare, appello di Prantoni (Uci) al Comune: "Manca il punto di ascolto promesso, ci aspettavamo più trasparenza"

Un cantiere in zona Santa Viola, si moltiplicano i lavori in città

Un cantiere in zona Santa Viola, si moltiplicano i lavori in città

Bologna, 25 marzo 2025 – I cantieri e i continui lavori per la realizzazione del nuovo tram stanno trasformando Bologna in un vero e proprio labirinto urbano. Ogni giorno l’assetto della città cambia: nuovi sensi unici, strade che fino a ieri erano percorribili e oggi non lo sono più, percorsi degli autobus modificati, tra polvere, cemento, rumore assordante e un traffico sempre più congestionato. Muoversi è diventato una vera impresa, una sfida quotidiana che colpisce tutti, ma alcune persone più di altre.

Tra le categorie più penalizzate ci sono quelle dei più fragili, infatti, come ad esempio le persone cieche e ipovedenti, costrette a fare i conti con un ambiente che cambia di continuo, rendendo ancora più difficile l’orientamento. "I cantieri aumentano e molte persone non vedenti si sono rivolte alla nostra associazione per segnalare il disagio", spiega Andrea Prantoni, presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Bologna.

"Quando fu istituito il primo grande cantiere in via Rizzoli – racconta – era stato previsto un ‘punto di ascolto’, un servizio con operatori assunti dal Comune proprio per aiutare le persone con disabilità a muoversi in sicurezza. Abbiamo chiesto che lo stesso supporto fosse garantito anche per i vari cantieri attivi in città, ma finora non abbiamo avuto riscontri. Al momento, chi ha difficoltà si affida agli operai presenti sul posto".

L’accessibilità del nuovo tram resta un altro punto interrogativo. "Stiamo aspettando un confronto per verificare l’accessibilità sia dei mezzi che delle fermate, soprattutto quelle al centro strada", aggiunge Prantoni, che accenna anche ai disagi che registrano le persone in carrozzina. Ulteriore criticità, poi, lascia intendere Prantoni, è la scarsa comunicazione da parte dell’amministrazione comunale. "Non abbiamo chiesto una mappatura dettagliata dei cantieri futuri, ma ci aspettavamo una maggiore trasparenza da parte del Comune. Sarebbe fondamentale che la politica coinvolgesse le associazioni delle persone con disabilità prima di prendere decisioni, perché è in quel momento che si possono fornire suggerimenti concreti per migliorare l’accessibilità, e non a posteriori".