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Bologna, il fiuto infallibile dei cani della Municipale. Sequestrati 8 chili di droga/FOTO

L’attività di Vasco, Anubi, Axel, Apache e Grey in Montagnola e Bolognina nel corso del 2017

Due cani e due agenti dell’unità cinofili della Municipale durante un controllo al Dopolavoro ferroviario

Due cani e due agenti dell’unità cinofili della Municipale durante un controllo al Dopolavoro ferroviario

Bologna, 10 febbraio 2018 - Vasco, Anubi, Axel, Apache e Grey: sono i cinque cani del nucleo cinofili della Polizia Municipale che, solo nel 2017, hanno scovato più di otto chili di droga tra hashish, marijuana e cocaina nel corso di circa cento interventi di controllo del terriotrio. Il loro fiuto ha permesso agli agenti di rinvenire, soprattutto all’interno del parco della Montagnola e in Bolognina (uno dei luoghi più battuti qui è il parco del Dopolavoro Ferroviario), le sostanze illecite. Nel 2016 i rinvenimenti erano stati la metà, a conferma che il piccolo nucleo si è rafforzato ed evoluto. Anche gli spacciatori provano a evolversi, ma invano: tra gli ultimi rinvenimenti i magnifici cinque hanno scovato anche involucri di marijuana all’acqua di colonia. Ma il profumo non li ha per nulla sviati, con buona pace di chi pensava di aver avuto una buona idea. I cani battono la città tutti i giorni: per loro trovare lo stupefacente è un divertimento (il premio è la felicità di giocare con una pallina di corda), e se non lo trovano il rischio è che si sentano frustrati. Ma la loro utilità non si misura dalla quantità di droga rinvenuta: non c’è infatti attività investigativa dietro il lavoro del nucleo dei cinofili, bensì prevenzione e controllo capillare del territorio. La loro presenza scoraggia, indipendentemente da quanto si scova nascosto tra i cespugli.

A tenere il guinzaglio dei cinque cani ci sono sei vigili, quattro uomini e due donne, che hanno scelto di lavorare 24 ore al giorno e più che un mestiere svolgono una missione. E c’è di più: il vigile cinofilo infatti ha l’onere e l’onore di accudire, addestrare, nutrire e curare il suo cane giorno e notte. Quando il cane, di norma all’età di 10-11 anni, va ‘in pensione’ perché il suo fisico non riesce più a tenere i ritmi dei servizi da coprire, in un certo senso va in pensione anche la specialità del suo agente perché, se non può permettersi di ospitare a casa un secondo animale, allora deve cambiare mansione all’interno del Corpo. Il suo ‘collega’, anche se pensionato, rimane il suo cane, e resta a casa con lui.

Oltre all’accudimento, il vigile cinofilo si impegna a un addestramento permanente. Per questo la Municipale ha attrezzato un campo dietro al Poligono di tiro di via Agucchi per tenere in allenamento gli animali, con il metodo di addestramento denominato ‘SOKKS’, basato su un sistema di condizionamento su microparticelle: sono piccoli tubi di polipropilene con dentro aromi artificiali che riproducono l’odore delle sostanze bersaglio senza contenerne il principio attivo. In questo modo il loro fiuto si affina ancora di più e si semplifica l’attività di formazione, visto che un unico ‘tubing’ riproduce l’emanazione di diversi stupefacenti.