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Cane salvato dall'attacco di lupi a Camugnano: cresce la preoccupazione

Un cane salvato dall'attacco di sei lupi a Camugnano. Cresce la preoccupazione per la presenza dei lupi nell'Appennino.

Cane accerchiato da branco di lupi: "Salvato in extremis davanti a casa"

Claudio Collina, residente a Trasserra di Camugnano, con il suo pastore australiano Rio

Un cane salvato in extremis dall’attacco di sei lupi adulti. E’ successo una settimana fa alle prime luci dell’alba in località Trasserra di Camugnano, nei pressi dell’abitazione di Claudio Collina, proprietario dell’animale. L’uomo è uscito di casa, attirato dal convulso abbaiare del pastore australiano e dagli ululati, per trovarsi a una quindicina di metri di distanza dal branco.

"L’ho salvato – racconta Collina – trattenendolo per il collare. Il mio cane Rio era già pronto a scagliarsi contro gli ‘invasori’ che lo avrebbero sicuramente ucciso". Non è la prima volta che i cani del signor Collina vengono insidiati dai lupi. "Nel 2019 – prosegue – più o meno la stessa scena, con un epilogo peggiore. Ho ritrovato il cane il giorno successivo, dilaniato a due passi da casa. La polizia provinciale ipotizzò che, in quel caso, fosse stato un lupo adulto solitario scacciato dal branco". Localmente, nella zona di Camugnano e Castiglione dei Pepoli, negli ultimi giorni risultano segnalazioni e avvistamenti, senza contare i passaggi registrati dalle tante fototrappole sparse qua e là per il territorio.

"Ho denunciato l’episodio ai carabinieri forestali, che mi hanno confermato come la presenza del lupo in prossimità degli abitati sia ormai piuttosto frequente. Sono molto dispiaciuto per i cani, ma comincio ad avere timore per mio figlio di 7 anni quando gioca in giardino. Siamo proprietari di un terreno piuttosto esteso, impossibile da recintare, e questo ci espone al rischio di trovarci a due passi dai lupi". Collina non è l’unica persona che parla di una presenza sempre più incombente. "Proprio mercoledì un’azienda mi ha segnalato un avvistamento di otto esemplari in prossimità della stalla – racconta Ubaldo Lazzari, responsabile della Confederazione Italiana Agricoltura per l’Appennino e vice sindaco di Camugnano –. Nella stessa giornata sono state rinvenute, sempre a Camugnano, le carcasse di due cervi. La presenza del lupo inizia a essere problematica, in primis per le aziende agricole". Sull’Appennino sono ancora presenti alcuni allevamenti che, durante l’estate, fanno pascolare gli animali all’aperto.

"In alcuni casi, i lupi tentano di predare addirittura i vitelli – racconta Lazzari – dopo averli allontanati dalle madri, malgrado la taglia non proprio ridotta. Probabilmente sarebbe il caso di iniziare a discutere del contenimento della specie". Il lupo è una specie protetta dalla legge nazionale, quindi al di fuori della gestione faunistica di competenza regionale. "Le istituzioni locali non hanno grandi possibilità di intervento – conclude Lazzari – ma credo che gli animali si potrebbero almeno censire in modo accurato. Se risultasse un carico eccessivo, si potrebbero valutare il prelievo e lo spostamento di parte degli esemplari presenti".

Fabio Marchioni