Movimento Cinque Stelle tranquillo e ottimista, Michele de Pascale dritto come un fuso sulle sue cose e sulle sue iniziative, Più Europa che sta riflettendo su cosa fare. Questo il trittico del borsino politico quotidiano, con la coalizione di centrosinistra che sta cercando, con un certo spirito di autoconservazione, di salvare il campo largo in Emilia-Romagna malgrado i bisticci tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi a livello nazionale. Partendo dai Cinque Stelle – esponenti e militanti locali non sono felicissimi del ‘Conte gate’, per usare un eufemismo –, la linea di questi giorni resta quella post riunione con l’ex premier, due giorni fa: siamo nel centrosinistra, ma non vogliamo vedere il simbolo di Italia Viva accanto al nostro. La ‘fedeltà’ a de Pascale sarà ribadita in questi giorni con la presenza di esponenti pentastellati alle iniziative del candidato governatore, come accadrà oggi a Ravenna. Si continuerà a parlare anche dell’alleanza, ma l’accordo è chiuso, con tanto di assessorato già blindato per il M5s in caso di vittoria di de Pascale. Ottimismo di fondo, mentre al Pd tocca anche ammansire la vivacità di Italia Viva.
Gli esponenti renziani locali e nazionali hanno ribadito che si correrà con lista e simbolo. De Pascale preferirebbe avere solo civici nella sua lista del candidato governatore, ecco che quindi ‘Iv’ dovrebbe trovare posto in una sua lista o in quella che dovrebbe costruirsi con tutti i riformisti emiliano-romagnoli. Ma lì dentro ci sarebbe anche Azione – assieme Socialisti, Repubblicani e a Più Europa –, ecco quindi che anche lì la coesistenza sarebbe impossibile. Tutto questo oggi si traduce in uno stallo politico, con de Pascale che però predica calma: nessun veto da nessuno, si va avanti con la coalizione unita. Una soluzione per inerzia si vorrebbe trovare, e qui entrerebbe in scena Roma. In diversi stanno evocando l’intervento di Elly Schlein per convincere gli alleati di Più Europa a mettere il simbolo nella lista dei rifomisti per l’Emilia-Romagna. Un accordo che attualmente non c’è. Quel passo per Più Europa, tramite un accordo politico vantaggioso per ambo le parti, permetterebbe prima di tutto di sbloccare la questione lista dei riformisti. Di fianco, forse per fare andare giù la pillola con un po’ di zucchero al Movimento Cinque Stelle, si potrebbe arrivare all’inserimento di almeno un paio di esponenti renziani (in corsa Felicori, Pigoni e Mazzetti) nella civica di de Pascale. Cosa che non vorrebbe il sindaco di Ravenna, ma che potrebbe essere un punto di caduta per non rischiare strappi più dolorosi. Su tutti questi intrecci, saranno importanti sia la mediazione del Nazareno, sia quella di Stefano Bonaccini, via Bruxelles. A oggi Renzi non ha cambiato la sua posizione: "Saremo sulla scheda con il nostro simbolo, non andiamo via da casa nostra e non pensiamo che un occupatore abusivo dal punto di vista politico venga a dire a noi dove dobbiamo stare – ha detto ancora ieri Renzi –. Dice, metti veti? No. Portino voti, se li hanno. Io voglio far vincere de Pascale, è Conte che vuol far perdere Schlein".