REDAZIONE BOLOGNA

Camplus, protesta dei collettivi. Tensioni e tafferugli, due contusi

Fissato incontro il 23, gli attivisti: "Obiettivo raggiunto". Condanna dell’azienda: "Metodi violenti"

Fissato incontro il 23, gli attivisti: "Obiettivo raggiunto". Condanna dell’azienda: "Metodi violenti"

Fissato incontro il 23, gli attivisti: "Obiettivo raggiunto". Condanna dell’azienda: "Metodi violenti"

Momenti di tensione e qualche tafferuglio all’ingresso della residenza universitaria Alma Mater, in via Sacco, zona San Donato, struttura gestita da Camplus, una delle principali aziende di housing per studenti in Italia. Lì davanti, dalla tarda mattinata di ieri, si sono radunati circa 30 attivisti di Adl Cobas e del collettivo studentesco Luna insieme a inquilini delle residenze, che richiedevano un incontro con la dirigenza di Camplus, per lamentare problemi negli alloggi. Dopo un presidio all’esterno, gli attivisti hanno cercato di entrare: c’è stata una colluttazione con alcuni addetti. In queste fasi, secondo Camplus, "i metodi violenti utilizzati dagli occupanti hanno causato paura e smarrimento tra i colleghi, due dei quali sono rimasti contusi e si trovano ora in ospedale". È intervenuta la polizia, che ha allontanato i manifestanti. Camplus condanna l’episodio, sottolineando la sorpresa e il dispiacere, non comprendendo questo atteggiamento nei confronti di "una realtà che ha sempre prestato ascolto alle richieste degli studenti". La società fa sapere che procederà per vie legali con una denuncia alle autorità competenti, cui saranno consegnate anche le immagini delle violenze. Sull’accaduto, anche il collettivo Luna ha diffuso foto e video, sostenendo che la protesta è stata fatta per reclamare un incontro richiesto da mesi, per discutere problematiche come carenza di acqua calda negli alloggi. "La lotta paga", scrivono ancora gli attivisti sui social spiegando che, alla fine, gli studenti sono stati convocati per un incontro con l’assessorato urbanistica e università il 23 dicembre. "Obiettivo raggiunto", commentano. "Ennesima occupazione violenta – le parole, invece, dell’eurodeputato Stefano Cavedagna (Fratelli d’Italia) –. Questi violenti sono quelli che ricevono dal Comune lo spazio di Vicolo Bolognetti. Chiediamo che il sindaco revochi immediatamente quello spazio a Làbas".