Bologna, 12 novembre 2024 – Aveva tuonato pesantemente contro il governo dopo gli scontri avvenuti a Bologna nel giorno dei tre cortei in contemporanea (Rete dei patrioti, anarchici e antagonisti): “Sabato ci hanno mandato 300 camicie nere, mentre noi vorremmo i fondi per l’alluvione”.
Un attacco durissimo che aveva trovato da contraltare l’ira di Fratelli d’Italia e della Lega, oltre alla risposta stupefatta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Oggi è arrivata anche la replica con tanto di minaccia di denuncia da parte della Rete dei patrioti: "Nessuno ha mandato le 'camicie nere' a Bologna, nessuno può insinuare l'esistenza fantasiosa e grottesca di alcuna pressione o etero-direzione della nostre azioni", ha detto Stefano Colato, portavoce bolognese della Rete dei patrioti, "daremo mandato ai nostri legali di querelare per diffamazione il sindaco Lepore per le sue affermazioni false e vergognose".
Il Comune sanziona i Patrioti
In riferimento alla manifestazione dei Patrioti, il Comune ha rilevato che “uno degli striscioni utilizzati dai manifestanti”, “riportava l'emblema del Comune di Bologna in violazione dell'articolo 4” del regolamento comunale “che prevede la possibilità di utilizzare il simbolo unicamente per iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale o dalla medesima patrocinate”. Agli organizzatori della manifestazione verrà dunque comminata una sanzione.
“Questa è la prima di una serie di azioni – spiega la Capo di Gabinetto Matilde Madrid - che l'amministrazione intende intraprendere verso un utilizzo dell'emblema comunale che, oltre a non essere autorizzato, è anche lesivo dell'immagine del Comune di Bologna che, come recita lo Statuto, ‘orienta la propria azione al fine di contribuire all'attuazione dei principi della Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza’”.