Calci in faccia per la bici: due in manette

Due giovani tunisini, di 17 e 20 anni, sono stati arrestati a Bologna per aver aggredito e rapinato un ragazzo di 22 anni, rubandogli la sua bicicletta elettrica. I rapinatori sono stati fermati grazie alla descrizione fornita dalla vittima e sono stati accusati di rapina aggravata, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

Calci in faccia per la bici: due in manette

Calci in faccia per la bici: due in manette

Sorpreso alle spalle in via Emilia Ponente. Pestato, con calci e pugni al viso. E rapinato della sua bicicletta, una mountain bike elettrica da mille euro. Ancora una volta, dietro la violenza, ci sono dei giovanissimi: a finire in manette, arrestati dalla polizia, due ragazzi di 17 e 20 anni, di origine tunisina. L’aggressione è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. La vittima, un ventiduenne, è stato sorpreso alle spalle dai due, che gli hanno intimato di consegnare la sua bici. E, al suo rifiuto, lo hanno aggredito. Solo quando i rapinatori se ne sono andati con la bici, la vittima ha chiamato il 113. Arrivati sul posto, gli agenti delle Volanti e del commissariato Bolognina-Pontevecchio, grazie alla descrizione fornita dal ventiduenne, sono riusciti a individuare i due tunisini e fermarli: uno era a bordo della bici e l’altro camminava al suo fianco. Il più grande dei due ha tentato di scappare dando una violenta spinta agli agenti, ma è stato bloccato da nonostante i suoi tentativi di resistenza. Il diciassettenne invece ha provato a nascondersi dietro un cespuglio, ma invano. Dai controlli successivi è emerso come il ventenne avesse già precedenti di polizia e anche un obbligo di firma per un recente episodio di furto con strappo. Sul minorenne, invece, gravava una denuncia di scomparsa da una comunità per minori fuori regione. Entrambi sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. All’esito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato: il ventenne è stato portato in carcere, il diciassettenne in comunità. La vittima della rapina invece è stata accompagnato all’ospedale Maggiore per medicare le lesioni riportate al volto.

n. t.