PAOLO ROSATO
Cronaca

Caab chiama Conad e Coop "Un patto anti-speculazione"

Il presidente Marcatili: "Serve un asse tra il pubblico e la grande distribuzione. O le multinazionali ci mangiano". Confermati i 10 milioni di euro dal Pnrr.

Caab chiama Conad e Coop "Un patto anti-speculazione"

di Paolo Rosato

I 10 milioni di euro del Pnrr destinati alla riqualificazione del Caab non si toccano. Lo certifica il documento firmato dal governo e dallo stesso grande centro dell’agroalimentare. C’è un decreto blindato, che porta la luce del sole sul futuro di uno degli hub più importanti d’Italia. E c’è una visione complessiva che parla di un patto importante da stipulare tra la piattaforma pubblica e la grande distribuzione, come spiega Marco Marcatili, presidente del Caab. "Dieci milioni non sono 200, le grandi multinazionali viaggiano su altre cifre – afferma –. E’ quindi fondamentale ritrovare l’interesse verso una piattaforma pubblica, per promuovere un’alleanza con la grande distribuzione e combattere i colossi che potrebbero mangiarsi il territorio. Ma andiamo con ordine".

Certo, nessuna riduzione dei fondi dal Pnrr?

"Assolutamente no. C’era qualche preoccupazione riguardo al dibattito nazionale, dopo le dichiarazioni del ministro Fitto. Ma il contratto è stato firmato, i 10 milioni e 100mila euro verranno erogati mano a mano con l’avanzamento dei lavori, da qui fino al 30 giugno 2026. Ne eravamo sicuri, siamo molto felici".

Progetto confermato?

"Certo. C’è la coibentazione della tettoia di carico, che ci consente di avere una struttura più moderna e più attrattiva per la logistica. C’è l’impianto biodigestore che ci consentirà di produrre biogas, e assieme a quest’ultimo amplieremo una parte dell’impianto fotovoltaico, con la produzione che verrà incrementata. Condivideremo, come previsto, la produzione di rinnovabili con gli operatori all’interno di una comunità energetica"

Confermato anche l’edificio del mercato del pesce?

"Sì. Assieme alla progettazione stiamo portando avanti un’indagine su domanda e offerta: la struttura deve essere sostenibile, il mercato ittico a Bologna non deve essere tanto terminale, quanto di distribuzione".

Un nuovo Caab: volete sdoganare un ‘modello Bologna’?

"Il Caab per Bologna è un modello italiano, un food hub con collegamento diretto con il commercio di prossimità. Riconosciamo il valore della piattaforma, Bologna può essere la capitale italiana della cooperazione e dell’interazione, ecco perché un patto con grandi realtà come Coop e Conad sarebbe vitale. Serve però almeno un passettino da parte loro".

L’inflazione oggi come sta incidendo sull’ortofrutta?

"I prezzi sono impazziti, l’inflazione stenta a calare e sull’ortofrutta acuisce i problemi prodotti dalle gelate e dai cambiamenti climatici. L’offerta è quindi profondamente diversa e la domanda continua a calare".

Come se ne esce?

"Noi in parte facciamo da scudo, ma dobbiamo fare in modo che ci sia maggiore sostegno alle zone di produzione. Servono delle misure di mitigazione dal governo, al Caab arrivano prodotti da tutta Italia e questa variabilità di produzione va assolutamente affrontata se vogliamo calmierare i prezzi".