"Le criticità sulla puntualità degli autobus sono note, ma stiamo affrontando il problema. Abbiamo chiesto a Tper massimo impegno su questo, così come è massimo quello del Comune". Michele Campaniello interviene sui dati pubblicati ieri dal Carlino, che evidenziano un 2023 fatto di ritardi e sanzioni da Srm alla società affidataria del servizio per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Il nuovo assessore alla Mobilità, subentrato a Valentina Orioli, ci tiene soprattutto a sottolineare quanto i bus siano utilizzati dai bolognesi: "Il dato sugli abbonati annuali è significativo: 123mila nel 2023, il 6,5% in più rispetto al 2022 – puntualizza Campaniello –. A dimostrazione dell’importanza e dell’efficienza del trasporto pubblico e dei risultati conseguiti nonostante le criticità, va ricordato che già nel 2023 a Bologna si è arrivati a colmare il gap rispetto ai volumi pre-Covid: i passeggeri di Tper sull’intero bacino metropolitano hanno superato i 135,5 milioni (+19,3% rispetto al ‘22)". Un risultato per l’assessore "significativo ed eloquente, se lo si raffronta al dato medio nazionale, che registra un -14% dei volumi della domanda rispetto alla situazione pre-pandemica".
Gli autobus, in soldoni, hanno i loro problemi. Ma i cittadini stanno rispondendo al meglio alla volontà dell’amministrazione di puntare sul servizio: "Ci sono alcune contingenze a livello nazionale, come la carenza di autisti, e alcune a livello locale, perché non tutte le città affrontano i cantieri che sta vivendo Bologna – aggiunge Campaniello –. Tra dicembre e gennaio siamo intervenuti con la modifica di alcuni orari e linee proprio perché per noi la puntualità rappresenta una priorità. Chi prende il bus ha bisogno di avere orari definiti per programmare la propria vita personale e lavorativa".
Sul discorso della regolarità delle corse, l’assessore sottolinea come soltanti in alcuni mesi non siano stati soddisfatti gli standard imposti da Srm a Tper, in particolare novembre e dicembre 2023, "quando sono comparsi i cantieri della Garisenda": "Il trasporto pubblico ha subito grandi variazioni e i dati ne risentono. I nostri cantieri non sono ‘fissi’, ma in evoluzione, e questo influisce sul raggiungimento degli obiettivi per alcune linee".
Per Campaniello c’è poi un tema politico: "I bolognesi scelgono il trasporto pubblico vista anche l’importanza dei temi ambientali e della crisi del settore automotive, con costi al rialzo – prosegue l’assessore –: ci si aspetta allora che il Governo colga questi punti e investa sul trasporto pubblico, invece che tagliare. Si parla di un buco da 800 milioni e nella Finanziaria ce ne sono appena 120: siamo al lumicino. Sarebbe importante che Roma mettesse più risorse".
C’è poi il discorso sul paventato rincaro del prezzo dei biglietti dei bus, su cui "è impossibile non fare un ragionamento". "Ne discuteremo nei prossimi giorni: in altre città che gestisce il servizio sta operando dei tagli, noi invece stiamo mantenendo gli stessi standard e questo, inevitabilmente, ha un costo". Non da ultimo, l’appello dei residenti di Monte Donato sull’assenza di una linea che copra la zona collinare: "Sono assolutamente disposto a incontrare i cittadini – chiude l’assessore –, anche se mi sembra siamo già a un livello successivo, visto che è stato depositato un ricorso al Tar".