Bologna, 16 ottobre 2024 – "Servono contromisure su via Saffi. Una soluzione percorribile, visto che le corsie sono molto strette, potrebbe essere quella di obbligare i ciclisti a condurre le bici a mano sotto al portico come in via Indipendenza".
In questa fase, al centro dell’interlocuzione perenne tra l’amministrazione e i sindacati del trasporto pubblico ci sono i cantieri di via Saffi, geograficamente complicati e ogni giorno, o quasi, teatro di incidenti. Ad avanzare le suggestione delle bici condotte a mano sotto al portico è per prima UilTrasporti. "Con quelle corsie molto strette, continuamente bici e moto di ogni tipo cercano di sorpassare impropriamente gli autobus – racconta Max Colonna –. Alcune di queste corsie potrebbero essere interdette alle bici, come fatto nell’ultimo tratto di via Indipendenza, semplicemente per proteggerle. Sono situazioni di grande pericolo per tutti" dove evidentemente non basta l’utilizzo di new jersey.
"Con le chiusure di via Ferrarese e via Serena, oltre che con l’imbuto di viale Pietramellara con svolta su via Amendola, tutta la città è in difficoltà – continua il segretario regionale di UilTrasporti riferendosi ai lavori del tram –, gli intasamenti sono continui. Sapevamo che il peggio doveva ancora venire, ma non osiamo pensare a cosa accadrà quando, per i lavori del tram, sarà necessario chiudere l’incrocio Matteotti-Pietramellara–Indipendenza".
I sindacati stanno andando avanti con il confronto sulla nuova gara della sosta ("C’è la clausola sociale da fare"), ma sul tema traffico c’è per ora uno stallo. Qualcosina in più verrà fuori probabilmente dal confronto che le sigle del Tpl avranno con l’amministrazione il 22 ottobre, si parlerà della linea verde del tram, del progetto e dei relativi cantieri. "Oggi i ritardi variano – continua ancora Colonna –, nei giorni più caldi per le fiere si è arrivati anche a un’oretta per linee delicate con il 38 o il 39. Qualche accorgimento è fondamentale, altrimenti la città si blocca". Infine, all’interno di Tper "si sta cominciando a pensare alla formazione dei tranvieri. Ma non può avvenire prima del pre-esercizio dell’infrastruttura, è improbabile che il tram sia in servizio prima del 2028".
D’accordo la Fit-Cisl. "Nello specifico di via Saffi, bisogna individuare punti dove favorire un passaggio preferenziale in questa fase. La cosa delle bici a mano sotto il portico ci può stare, ma poi quei passaggi devono essere controllati, non possono sfrecciare – spiega il segretario generale emiliano-romagnolo Aldo Cosenza –. Serve più sicurezza per i lavoratori, gli autisti dei bus sono moralmente ed eticamente messi alla prova. Bici, auto e pedoni sbucano da tutte le parti e si fa fatica, bisogna invece creare un ambiente di serenità per il lavoratore". Per Filt-Cgil dichiara Andrea Matteuzzi. "Via Saffi ha delle criticità che sono le stesse di tutta la città in questo momento, con i cantieri del tram – spiega il segretario bolognese –. Bisogna convivere con questa situazione, noi siamo da sempre favorevoli al tram e siamo pronti a confrontarci con l’amministrazione continuamente per la sicurezza del trasporto pubblico".