REDAZIONE BOLOGNA

Bufera su Stanzani : "Uomini predatori". Le parole del forzista finiscono in Parlamento

Il consigliere azzurro nel mirino del M5s. Ascari fa un’interrogazione "Le sue parole sembrano dare un alibi agli autori di femminicidi". Attacchi al consigliere comunale anche dalla pentastellata Pavanelli.

Bufera su Stanzani : "Uomini predatori". Le parole del forzista finiscono in Parlamento

Bufera su Stanzani : "Uomini predatori". Le parole del forzista finiscono in Parlamento

Il caso Stanzani diventa nazionale. E, così, le frasi "gli esseri umani sono animali e dunque gli uomini presentano istinti predatori e di possesso, mentre le femmine si caratterizzano per istinti di protezione e di ricerca di protezione", già finite nel mirino in consiglio comunale, arrivano in Parlamento. Al centro della bufera è l’azzurro Nicola Stanzani che, lunedì, in Aula , durante il consiglio solenne dedicato alla Giornata contro la violenza sulle donne, ha usato parole che hanno scatenato una rissa con la dem Giulia Bernagozzi. Lite che ha anche fatto sospendere la seduta.

L’intervento del forzista "sull’istinto atavico degli uomini che provoca femminicidi", è così approdato in Parlamento: l’iniziativa porta la firma di Stefania Ascari, deputata modenese del M5s e componente della commissione Femminicidio, che ha presentato un’interrogazione al governo. Le "gravi affermazioni di Stanzani sembrano sottovalutare la natura criminale della violenza maschile sulle donne suggerendo una sorta di giustificazione biologica o istintiva ad atti di estrema gravità quali i femminicidi. Per di più – afferma Ascari in una nota – sono dichiarazioni rilasciate in un contesto istituzionale, il che potrebbe aggravarne l’impatto e la portata".

Per questo Ascari riferisce di aver depositato un’interrogazione rivolta a ben tre ministri: Matteo Piantedosi (Interno), Carlo Nordio (Giustizia) e Eugenia Roccella (Famiglia, Natalità e Pari opportunità). Questo "per chiedere quali misure intenda mettere in atto il governo al fine di rafforzare la formazione e la sensibilizzazione delle figure pubbliche, in particolare quelle elette – spiega Ascari – e di promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere nelle istituzioni pubbliche".

Se si vuole "avviare un cambiamento culturale – conclude la parlamentare pentastellata – bisogna evitare in ogni modo che vengano diffusi messaggi dannosi e inesatti su una questione delicata come la violenza sulle donne: il rischio è di minimizzarne la gravità e di deresponsabilizzare i carnefici. E con una donna uccisa ogni due giorni, non possiamo proprio permetterlo".

In un contesto in cui la mobilitazione contro la violenza sulle donne si è diffusa in tutta Italia, soprattutto dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin per mano dell’ex Filippo Turetta, le parole di Stanzani sono state prese a esempio negativo anche da un’altra pentastellata, Emma Pavanelli.

Di fronte ai nuovi femminicidi "come possiamo poi ignorare le parole del consigliere comunale di Forza Italia di Bologna, che giustifica tali azioni affermando: ‘Siamo animali e rispondiamo agli istinti?’ A oggi, non ho sentito indignazione da parte delle colleghe di Forza Italia", sferza negli interventi di fine seduta alla Camera, Pavanelli, che ha fatto il pieno di applausi.

In consiglio comunale, era stata la dem Bernagozzi a replicare al collega azzurro: "Non è possibile parlare di istinto, a me cadono le braccia, non è una questione di biologia".

red. cro.