Bologna, 29 aprile 2024 – Ancora caos e botte in una piazza Aldrovandi piena all’inverosimile, anche nel primo pomeriggio di sabato: due giovani che si picchiano violentemente, sangue e bottiglie rotte intorno a loro. E una folla che non fa passare nemmeno chi vuole tornare a casa propria. Racconta l’ennesima giornata di passione Claudia, residente in vicolo Bianchetti che, sabato poco dopo le 13, stava tornando a casa dopo essere stata a prendere il figlio a scuola.
“Mi sono trovata di fronte un muro di persone, saranno state almeno 5-600, prevalentemente in piazza Aldrovandi ma anche nella parte destinata al passaggio delle auto e proprio qui ci siamo bloccati perché c’erano due ragazzi, intorno ai 20-25 anni che si picchiavano in modo violentissimo: uno era torso nudo ed era pieno di sangue. Intorno era pieno di bottiglie rotte. Non riuscivamo a passare, eravamo fermì lì, ci guardavano malissimo e, sono sincera, abbiamo avuto paura, mio figlio e io. Pian piano siamo riusciti ad andare avanti e abbiamo tirato un respiro di sollievo. Non nascondo che sto diradando le mie uscite, non mi sento affatto tranquilla né per me, né per i miei ragazzi che hanno 16 e 19 anni: questa situazione sta limitando anche la nostra libertà. Sono anni che facciamo riunioni con sindaco e prefetto ma non cambia niente".
Per la residente "è ora che anche l’Università si prenda le sua responsabilità, visto che tanti problemi sono determinati da comportamenti scorretti di tanti studenti: questa non può passare come la città dove si fa quello che si vuole. Servono codici di comportamento come accade in tante altre città del mondo che ospitano grandi atenei".
Proprio per sottolineare la gravità della situazione determinata (anche) dalle feste di laurea fuori controllo dai concerti di piazza Scaravilli, questa mattina si terrà un incontro tra i rappresentanti dei comitati, il sindaco Matteo Lepore e il rettore di Unibo, Giovanni Molari. Lo annuncia Giuseppe Sisti dell’associazione Petroni e dintorni: "Abbiamo appuntamento con il sindaco e il rettore per la questione delle feste di laurea ma anche dei concerti in piazza Scaravilli che è di proprietà dell’Università. Poi comunque ci sarebbe bisogno di controlli da parte delle forze dell’ordine, ma in borghese. Sabato sera c’era un gruppetto di spacciatori in via Petroni, all’improvviso sono spariti. Mi sono chiesto che sono fosse successo: poco dopo passava un’auto della polizia. È chiaro che hanno staffette piazzate in punti chiave, che avvertono quando vedono arrivare i mezzi delle forze dell’ordine. Per questo dico che sarebbe meglio che controllassero in borghese".