Una cinquantina di detenuti di Seconda Chance provenienti dalle carceri di Bologna, Frosinone, Laureana di Borrello, Locri e Palmi, questa mattina bonificheranno aree degradate assieme ai volontari di Plastic Free. Nella zona di via Fioravanti a Bologna e in altre città d’Italia, va in scena il primo atto della partnership tra l’associazione ambientalista e l’associazione del Terzo Settore che fa da ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento per i detenuti.
Seconda Chance (www.secondachance.net) cerca imprenditori disponibili ad andare a valutare manodopera in carcere sfruttando gli sgravi fiscali della legge Smuraglia. In un anno e mezzo ha procurato già 180 posti di lavoro. Proprio martedì scorso è arrivato il primo dei quattro detenuti richiesti dalla Fattoria della Piana.
La fondatrice e presidente di Seconda Chance, Flavia Filippi, anticipa che questo è solo l’inizio della collaborazione con Plastic Free: "I direttori di diversi altri istituti hanno espresso il desiderio di inviare anch’essi i detenuti migliori alle prossime domeniche di pulizia ambientale. E da diverse carceri sono gli stessi detenuti a scriverci per chiederci, oltre a un’opportunità di lavoro, la possibilità di partecipare alle giornate ecologiche". Per il direttore generale dell’associazione ambientalista, Lorenzo Zitignani, l’obiettivo è quello di sensibilizzare quante più persone possibili sul tema "inquinamento da plastica".
Oltre tre milioni di chili di plastica raccolti, l’iniziativa conta 250mila volontari attivi in più di 4mila raccolte. Le parole chiave sono: includere, sensibilizzare ed educare. "Tutti – continua Zitignani – possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo, non abbiamo un ’pianeta b’".