di Rosalba Carbutti
Il Pd tira dritto. Nonostante defezioni e strappi (vedi il caso Castenaso dove la maggioranza di centrosinistra si è spaccata), l’ordine del giorno dem sull’alluvione che spinge Stefano Bonaccini come commissario della ricostruzione, domani approderà in consiglio comunale a Bologna, presentato dal capogruppo Pd Michele Campaniello. Mentre il governo prende tempo e si rincorrono le voci che il governo punti su un tecnico, la Federazione dem non molla. Alessandro Albano, che ha la delega nella segreteria Pd a Sviluppo economico, Pnrr e transizione digitale, la spiega così: "L’aspetto portante dell’odg è mettere i territori al centro, nell’ottica di una compartecipazione delle scelte. Perché, come giustamente detto sia dal sindaco Matteo Lepore sia dallo stesso Bonaccini: questa non è un’emergenza temporanea dal punto di vista economico". Da qui, il pressing per avere subito un commissario. E il nome di Bonaccini viene di conseguenza: "È prassi che tocchi al presidente della regione colpita", dice Albano. E punge: "Forse se l’alluvione non avesse colpito l’Emilia-Romagna, guidata dal Pd, il governo avrebbe già scelto...". Da qui, nessuna illusione di condivisione con l’opposizione domani sull’ordine del giorno: "Mi piacerebbe ci dimostrassimo uniti, ma il centrodestra ha una precisa strategia politica", dice il dem. Ribalta la prospettiva il centrodestra che, verosimilmente, si attende boccerà o non voterà l’ordine del giorno. Già c’è chi prevede uno scenario simile a quello che si è visto in regione, dove Fd’I si è astenuta e la Lega ha votato contro.
In attesa del braccio di ferro in Aula, oggi torna in città il ministro delle Infrastrutture e leader leghista Matteo Salvini ("vi aggiornerò su strade e ferrovie"), mentre Lepore anche ieri ha insistito sul governatore: "Basta tentennamenti sulla nomina del commissario, visto che i Comuni colpiti ancora non hanno i moduli per chiedere i risarcimenti e le persone si arrabbiano". Serve un coordinamento "e la Regione è adatta a questo scopo. Lo ha già fatto con Errani e Bonaccini per il sisma". Pochi giorni fa Lepore aveva parlato chiaro: "Il commissario dev’essere il presidente della Regione, è una questione di rispetto nei confronti della nostra terra".